Un gigante buono ed ex pugile: aiutava i pazienti nella riabilitazione

(n.b.) Un gigante buono: è forse questa la migliore descrizione di Christian Boldrin, di professione assistente ai bagnanti nel Reparto di riabilitazione e rieducazione funzionale dell'ospedale Sant'Antonio di Padova. Una persona che infondeva sicurezza per la possenza del fisico nei pazienti che abbisognano di cure riabilitative, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Christian d'altra parte era uno che il fisico lo aveva coltivato andando a scuola di boxe nel centro gestito dall'ex campione Gino Freo per diverso tempo, anche se dopo il matrimonio aveva abbandonato l'attività sportiva. Figlio di Umberto, già vigile urbano a Brugine e di Antonia, il cui padre Leone Giunco è stato sindaco indimenticato di Brugine negli anni '60, tuttora impegnato nel sociale e nel volontariato, nonostante la veneranda età, Christian dopo le scuole dell'obbligo e alcuni lavori precari approda al posto stabile con un concorso all'Azienda Sanitaria padovana, trovando collocazione come assistente in ambito fisiatrico. Dal punto di vista sentimentale la sua vita cambia quando incontra Maria Grazia, nativa della provincia di Vibo Valentia, in Calabria, che al nord arriva per concorso, come insegnante alle scuole elementari, più di preciso a quelle di Corte, frazione di Piove di Sacco. I due si innamorano e si sposano con una cerimonia tradizionale, provengono da due famiglie religiose, nel paese d'origine di lei, San Calogero, il 17 settembre del 2013. La coppia stabilisce la sua residenza a Brusadure di Bovolenta, dove già risiede il padre di Christian e qui inizia una serena vita familiare, fatta di lavoro e di amicizie. D'estate poi, la coppia, che non ha figli, ne approfittava per fare ritorno alla casa della donna, che si trova nell'entroterra vibonese, a pochi chilometri dalla costa tirrenica e da apprezzate località turistiche come Nicotera.