Un anno di indagini sulla fama di santità

Sabato 25 Marzo 2017
Un anno di indagini sulla fama di santità
Dopo un anno dall'avvio si chiude oggi nella parrocchia di San Giuseppe, nel quartiere Palestro, la rogatoria diocesana per la causa di beatificazione del servo di Dio, padre Ezechiele Ramin. Il missionario comboniano fu ucciso il 24 luglio del 1985 a Cacoal in Brasile. In San Giuseppe, parrocchia di origine di padre Ramin che in questi giorni festeggia gli 80 anni dall'inaugurazione, alle 16,30 è presente l'intero Tribunale ecclesiastico diocesano, presieduto dal vescovo monsignor Claudio Cipolla. Dopo il canto sacro e l'invocazione allo Spirito Santo e la preghiera del vescovo, il parroco di San Giuseppe porterà il proprio saluto. L'evento sarà presentato da monsignor Pietro Brazzale mentre è il postulatore della causa padre Arnaldo Baritussio ad illustrare la parte di rogatoria che si è svolta in Brasile. Il verbale di conclusione della rogatoria diocesana sarà letto dall'avvocato Mariano Paolin, dopo la firma del documento da parte dei membri del Tribunale a padre Baritussio verrà dato l'incarico di portare gli atti alla Congregazione della Causa dei Santi. Dopo un ulteriore momento di preghiera la cerimonia continuerà con gli interventi di padre Giovanni Munari, provinciale d'Italia dei comboniani, del direttore dell'Ufficio diocesano di Pastorale della Missione don Gaetano Borgo e del vescovo. La causa di beatificazione era stata aperta il 6 aprile dello scorso anno, dopo l'indagine sulla fama di santità, avvalorata dall'indicazione super martyrio, ossia nella consapevolezza che il religioso è morto nella difesa della propria fede, per la pace e la giustizia.
Ezechiele Ramin era nato a Padova il 9 febbraio del 1953, dopo aver conseguito la maturità classica all'istituto vescovile Barbarigo, aveva iniziato il postulato tra i comboniani a Firenze dove aveva continuato i suoi studi teologici. Nel 1974 aveva iniziato il noviziato nel varesino dove nel 1976 aveva espresso i voti.
Dopo aver continuato la sua esperienza in diverse parti del mondo, nel 1984 era approdato in Brasile, dove trovò la morte. Pochi giorni dopo il suo omicidio Papa Giovanni Paolo II lo aveva definito martire della carità.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci