Un aiuto ai poveri da 2600 volontari

Giovedì 23 Febbraio 2017
Il passato e il presente della carità e del sostegno ai poveri a Padova sono stati al centro del convegno organizzato ieri dalla Diocesi e dalla Fondazione Zancan. Cantieri di carità e giustizia: capacità e talenti a servizio della povertà il titolo dell'incontro che rappresenta una tappa del percorso lanciato dal vescovo Claudio Cipolla nello scorso giugno, in occasione della festa di Sant'Antonio.
Proprio il Vescovo ha portato i saluti introduttivi insieme al commissario Paolo De Biagi, mentre gli interventi hanno visto alternarsi il giornalista Francesco Jori, Maria Bezze e Tiziano Vecchiato della Fondazione Zancan, con la chiusura di don Marco Cagol, vicario episcopale dei rapporti con il territorio. Al centro della discussione il passato e il presente del rapporto tra la città e la lotta alla povertà, che nel progetto Cantieri di carità e giustizia sono alla base per sviluppare poi le pratiche di lotta alla povertà con i poveri. È stato presentato anche il quaderno Alle radici della carità a Padova. Sono mappate 73 realtà che rappresentano esperienze di lotta alla povertà sul territorio, il 70% delle quali legate al mondo religioso. Realtà antiche e nuovissime: una decina superano il secolo di vita (tra le quali Cucine Economiche Popolari, la Mensa dei Poveri dei Frati Minori Cappuccini San Leopoldo e l'Opera Pane dei Poveri della Basilica del Santo) mentre altrettante sono nate negli ultimi cinque anni. La maggior parte si occupano di ascolto, distribuzione di beni di prima necessità, interventi di assistenza economica, supporto informativo e accompagnamento. La condizione di bisogno è sottoposta a qualche forma di verifica in circa metà di queste realtà (48%), per il rimanente l'accesso ai servizi è libero. Le persone impegnate in queste attività sono 2.600, per il 72% volontari. Nella maggior parte dei casi si tratta di ultracinquantenni, anche se il 6% delle associazioni ha volontari per lo più under 35.
La sensazione diffusa è di essere impotenti: il 67% reputa insufficiente la propria capacità di contrasto alla povertà rispetto alla domanda. «Alcuni dati sottolinea don Marco Cagol ci dicono che Padova ha potenzialità interessanti. Da qui dobbiamo partire per una rinnovata collaborazione tra pubblico e privato sociale».

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