Torre, 1800 firme al Comune «Viviamo come nel deserto»

Sabato 1 Ottobre 2016
(L.M.) Hanno raccolto 1800 firme di residenti a Torre, tra queste un migliaio quelle dei soci Coop, che sono state consegnate all'amministrazione chiedendo un intervento deciso per il quartiere che definiscono abbandonato. «Il quartiere è diventato deserto ora che la Coop ha chiuso l'unico supermercato per trasferirlo in via della Pace vicino alla stazione - dice Graziella Piubelli -. Hanno istituito un pulmino 2 volte alla settimana ma molto scomodo come orari soprattutto per i tanti anziani che vivono nel quartiere ed ora sono isolati».
Il market era anche un punto di incontro per Torre dove in tutto il quartiere non esiste, ad esempio, nemmeno un bar. «Non abbiamo nessun tipo di negozio, siamo stretti tra il fiume, la tangenziale e la ferrovia - aggiunge Daniela Luvison - abbiamo anche notevoli difficoltà di spostamento perchè per arrivare a Mortise c'è un pericoloso cavalcavia mentre verso Ponte di Brenta c'è una strada totalmente senza marciapiedi e avventurarsi lungo la via è molto difficile. Come cittadini, abbiamo dato anche in prima persona alla comunità, ad esempio in terreni espropriati per la viabilità, sarebbe ora che ci si ricordasse di noi, invece quando piove, solo per fare un esempio, continuiamo ad allagarci». Il gruppo di donne che rappresenta i residenti chiede almeno un punto di aggregazione nel quartiere e migliori condizioni quotidiane. «Sappiano benissimo che il Comune non può certo mettersi ad aprire un supermercato - chiude Gianna Garbo - ma vorremo almeno essere supportati e tutelati come cittadini».

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