Studente con la Tbc, allarme all'università

Domenica 22 Gennaio 2017
Studente con la Tbc, allarme all'università
Un paio di colpi di tosse sospetti e al Bo scoppia la psicosi tubercolosi, tanto da costringere le autorità sanitaria a disporre per domani mattina opportuni accertamenti per decine di insegnanti e studenti. Tutta colpa di un ragazzo, di cui non sono state rivelate identità e nazionalità, risultato positivo agli esami dopo aver frequentato con assiduità tre corsi di studio nella sede storica dell'Ateneo. Lo screening è stato predisposto il 18 gennaio con protocollo 17/7730, dopo che il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica era venuto a conoscenza di un caso di tubercolosi in un ragazzo del terzo anno del corso di laurea in Consulente del Lavoro, presente al Bo dall'1 ottobre 2016 al 10 gennaio 2017. In questi casi, come spiega la disposizione, scattano automaticamente le verifiche per tutti coloro che sono stati in stretto contatto con il soggetto malato. Per stretto contatto si intende almeno otto ore passate a suo fianco in uno spazio chiuso. Nessun rischio invece per contatti più brevi, come incontri lungo le scale, nell'atrio, in mensa o al bar, oppure la presenza, anche prolungata, nelle stesse aule dove sia passato lo studente malato, ma in altri orari. In questi casi non è dunque necessario sottoporsi ad alcun accertamento. Andranno invece sottoposti a controlli studenti e docenti che fino al 10 novembre 2016 hanno frequentato i corsi di Diritto della pubblica amministrazione, Diritto sindacale e Diritto comunitario, calcolando che il periodo di incubazione della malattia si aggira solitamente tra le otto e le dieci settimane. Tutti dovranno trovarsi domani mattina alle 9 presso l'aula D'Ayala per essere sottoposti a test di intradermoreazione alla Mantoux. Le operazioni dovrebbero concludersi entro le 11.30 mentre gli esiti dell'esame saranno comunicati direttamente agli interessati, giovedì dalle 9 alle 11, sempre nella stessa aula. Tre giorni di apprensione quindi, dopo di che in caso di positività, vale a dire che la persona è realmente venuta a contatto con i batterio della tubercolosi, gli interessati dovranno sottoporsi a ulteriori accertamenti, come radiografia del torace e visita specialistica pneumologica. Oltre al riferimento circa il periodo di frequenza e i corsi seguiti, l'Als non ha ovviamente fornito alcuna indicazione su identità e provenienza dello studente.

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