Spaccio di droga: condanna a 10 anni per il "re" della coca anti microspie

Giovedì 30 Giugno 2016
(M.A.) É stato condannato, ieri mattina davanti al giudice monocratico, a dieci anni di reclusione più multa Gianfilippo Boscolo, 51enne di Villatora di Saonara residente in via dei Vivai, per spaccio di cocaina. Figlio di uno dei più noti commercianti di ortofrutta del Maap, è stato arrestato nell'aprile dell'anno scorso dagli uomini della Squadra mobile coordinati dal sostituto procuratore Federica Baccaglini. É stato difficile incastralo perchè non usava mai telefoni cellulari e comunicava esclusivamente attraverso i classici "pizzini". Utilizzava auto e motociclette appartenenti ad altre persone, all'oscuro delle sue attività illecite, ed era formidabile nell'individuare e neutralizzare le microspie. Boscolo era arrivato a dotare la sua villa di un sistema perimetrale di telecamere e a installare nel garage la cosiddetta "gabbia di Faraday", un box in grado di schermare qualsiasi onda elettromagnetica. In questo modo aveva la matematica certezza di trovare qualsiasi cimice prima di mettere in moto la sua Yamaha MT 09. Ci sono voluti mesi e mesi di pedinamenti e appostamenti con tanto di rilievi fotografici per inchiodarlo alle sue responsabilità. Boscolo, secondo l'accusa, era a capo di una ramificata organizzazione di trafficanti di droga, che piazzava sui mercati padovano e veneziano una decina di chili di cocaina per volta. L'insospettabile Boscolo, con notevoli disponibilità economiche grazie al patrimonio immobiliare ereditato dal padre dopo la cessione dell'azienda di import export di ortofrutta, si recava da solo in Spagna ad acquistare la droga.

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