Spacciatore tunisino con il banco dei pegni

Mercoledì 29 Marzo 2017
Spacciatore tunisino con il banco dei pegni
(L.I.) Si faceva consegnare in pegno telefoni cellulari, documenti personali e persino borsoni da palestra a garanzia dei suoi crediti. Fino a quando gli occasionali clienti non gli consegnavano i soldi pattuiti per l'acquisto della droga custodiva nel suo appartamento i beni di loro proprietà. Si era creato una sorta di banco dei pegni Walid Bouthouri, 35enne tunisino, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, con numerosi precedenti per spaccio. Gli agenti della Squadra mobile sono risaliti al magrebino grazie ad una serie di segnalazioni dei residenti del quartiere di Santa Rita che avevano notato uno strano via vai nei dintorni di un appartamento di via Ardigò. Dopo una serie di tentativi andati a vuoto i poliziotti sono riusciti a fare irruzione nel piccolo alloggio in cui Bouthouri abitava con il fratello, la cognata e la nipotina. L'appartamento è stato perquisito da cima a fondo. Tra la cucina e la camera da letto sono stati trovati numerosi involucri, al cui interno erano stati confezionati in dosi 50 grammi di cocaina e 20 di hashish, poi sequestrati assieme a 1.500 euro, probabile provento della vendita dello stupefacente.
L'attenzione degli agenti è poi caduta su una decina di telefoni cellulari, sei carte d'identità, due borsoni e due paia di guanti da palestra di cui il pusher non ha voluto rivelare la provenienza. Stando ai primi accertamenti apparterrebbero ad un gruppo di giovani padovani che figurano tra gli abituali clienti del tunisino. Bouthouri se li sarebbe fatti consegnare a garanzia del pagamento delle forniture di hashish e cocaina.
Walid Bouthouri vive da sempre dei proventi dell'attività di spaccio. Negli anni passati è stato più volte arrestato da carabinieri e polizia. E in più occasioni ha violato i provvedimenti della magistratura evadendo dagli arresti domiciliari. Nel novembre 2012, proprio nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, era tornato dietro le sbarre per un'esecuzione pena: da scontare un anno e cinque mesi per spaccio.

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