Smog, in città 50 giorni fuorilegge

Venerdì 9 Dicembre 2016
Smog, in città 50 giorni fuorilegge
Padova è la quinta città più inquinata d'Italia. Una situazione a suo modo drammatica dal momento la città del Santo quest'anno ha registrato appena due giorni di sforamento in meno dei limiti previsti dalla legge (concentrazione di polveri sottili superiore ai 50 microgrammi per metro cubo) rispetto ad una metropoli come Milano.
Sono tante le città in Italia che sono fuorilegge per la qualità dell'aria. Le prime cinque, secondo i dati di Legambiente aggiornati al 6 dicembre, sono Torino con 62 giorni di sforamento, Frosinone con 59 giorni, Venezia con 53, Milano con 52 e Padova con 50. E la settimana scorsa ad intervenire sulla questione è stata sempre Legambiente che ha denunciato come mercoledì 30 novembre si siano registrati 62 microgrammi di polveri per metro cubo d'aria, giovedì 1 dicembre si è arrivati a 83 grammi e venerdì 3 addirittura a 103.
«C'è una tendenza molto allarmante spiega il portavoce dell'associazione ambientalista Lucio Passi Da quando l'Arpav ha iniziato a monitorare la salute dell'aria padovana, ovvero da 16 anni a questa parte, in città non c'è stato un solo anno in cui non si sia superato il limite massimo previsto dalla legge». A fronte di questo, dopo i ripetuti appelli fatti, senza successo, all'amministrazione Bitonci, ora Legambiente si rivolge al commissario prefettizio Michele Penta. «Se vogliamo migliorare la qualità dell'aria e quindi abbattere il Pm 10 dice ancora Passi è necessario diminuire di almeno un quarto gli spostamenti dei mezzi a motore». Secondo l'associazione ambientalista la strada da percorrere è solamente una: potenziare il trasporto pubblico attraverso lo stanziamento di almeno 12 milioni di euro. Soldi che potrebbero essere recuperati grazie alle migliaia di multe che ogni mese vengono scattate dagli autovelox presenti soprattutto lungo le tangenziali.
Grazie a questo stanziamento, sarebbe possibile finanziare due milioni di chilometri in più da far percorrere a bus e tram. L'altra proposta messa in campo da Legambiente è quella di far scattare il limite dei 30 chilometri orari in centro e nei rioni periferici. In questo modo si garantirebbe maggiore sicurezza per i ciclisti e quindi si incentiverebbero i cittadini a lasciare a casa l'auto e ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi.

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