Sfratti: anche i bambini senza un tetto

Lunedì 16 Gennaio 2017
Sfratti: anche i bambini senza un tetto
Dopo una sorta di tregua natalizia, i primi mesi del 2017 si annunciano roventi a Padova e provincia per quanto riguarda l'emergenza abitativa: sfratti, sgomberi, occupazioni, famiglie costrette a soluzioni d'emergenza infatti non diminuiscono.
Secondo l'ultimo dato fornito dal Tribunale di Padova, sono mediamente 40 le famiglie, tra Padova e provincia, che si scontrano con il problema dello sfratto.
Ma «i numeri precisi sono difficili da capire e valutare - spiega Maurizio Trabuio, presidente della cooperativa Città Solare che si occupa appunto di disagio abitativo - Noi interveniamo quando i servizi sociali ci chiedono la disponibilità per alloggiare delle famiglie, soprattutto con minori. E capita due o tre volte a settimana».
Numeri magari non altissimi, ma costantemente in ascesa: «Attualmente ospitiamo quattro nuclei familiari, quindici persone, in situazione di emergenza. Penso che siano una decina complessivamente in tutta la provincia. Cinque anni fa non saremmo mai arrivati a ospitare quattro nuclei assieme: il 95% per cento dei casi riguarda gli sfratti per morosità. Quella che per il singolo è un'emergenza per la collettività diventa un problema cronico».
Città Solare dà ospitalità in strutture come l'ostello Casa Colori, in via del Commissario, a famiglie colpite da sfratto esecutivo, con dei minori a carico, per un mese o poco più, mentre in altre strutture procede a un reinserimento con alloggi a canone agevolato: «Le difficoltà per il reinserimento è quella del numero: gestiamo un centinaio di alloggi che però sono assolutamente insufficienti» conclude Trabuio.
Di fronte alla difficoltà di trovare una soluzione attraverso i canali istituzionali in molti casi sono nate esperienze come quella del Comitato di Lotta per la casa. Protagonista anche di vicende giudiziarie non ancora concluse, che avevano portato anche agli arresti domicialiri per alcuni attivisti, il Comitato è ancora protagonista di presidi antisfratto e occupazioni, come quella recente di via Facciolati. Una palazzina di tre piani di proprietà dell'Esu, destinata a ospitare studenti fuori sede, chiusa da tempo che il Comitato ha occupato assieme ad alcune famiglie con bambini, italiane e straniere, che ora abitano lo stabile.
Una decina i nuclei presenti, con una quarantina di persone, per lo più minori: «Il clima è sempre pesante - sottolineano gli attivisti - Nel mese di gennaio sono previsti sei accessi per sfratto esecutivo nei confronti di famiglie che si sono rivolte a noi. Ogni settimana vediamo qualche nuova famiglia sotto sfratto. I numeri veri, complessivi, non li conosciamo perchè gli stessi servizi sociali non hanno un quadro chiaro».
Nelle scorse settimane il Comitato di lotta per la casa aveva incontrato anche un rappresentante del commissario, dopo aver visto l'allora assessore al sociale Sodero nei mesi precedenti: «Abbiamo chiesto di mettere assieme un tavolo con tutti gli attori interessati all'emergenza casa (prefettura, comune), anche per capire la reale portata della situazione. La cosa sembra interessare, ma non sono stati fatti passi avanti in concreto. La questione non sembra interessare la politica, anche in vista della campagna elettorale. Si parla di emergenza freddo, ma poi si continua a sfrattare la gente».

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