Scappa con l'auto rubata, preso dopo una sparatoria

Lunedì 26 Settembre 2016
Pomeriggio a ferro e fuoco quello di ieri tra Montebelluna (Treviso) e il Bellunese, tra sparatorie e inseguimenti. Con i carabinieri e la polizia stradale che arrestano un uomo che cercava di scappare a bordo di un'auto rubata a un padovano e con varia refurtiva a bordo. I fatti hanno inizio attorno alle 15.30 con gli uomini dell'Arma di Montebelluna che, incuriositi dai movimenti di un uomo, gli si avvicinano. Ma lui estrae dalla giacca una pistola a salve e spara. Inoltre, si fionda in un'Alfa Romeo Mito e scappa. Ha così inizio il lungo inseguimento che lo porterà sino nel Bellunese, nei paesi della Valbelluna. I carabinieri allertano i colleghi e la polizia stradale. A fermare l'auto impazzita le forze dell'ordine ci provano a Lentiai e poi tra Mel e Trichiana. Ma l'uomo riesce a passare indenne sino a giungere a Refos di Limana dove i carabinieri posizionano una pattuglia di traverso, in strada. La Mito però sperona la gazzella e sfiora gli uomini dell'Arma. A quel punto quest'ultimi sparano al motore del veicolo rubato e riescono nel loro intento: dopo circa 500 metri l'auto non riesce più a procedere. A quel punto chi era alla guida esce e cerca di scappare nei boschi. Un carabiniere, nel tentativo di fermarlo, viene colpito a una mano dalla scarica di una pistola elettrica e viene immobilizzato. Divincolatosi dal primo militare, il protagonista di questa vicenda riesce a percorrere ancora un breve tratto tra i prati. Ma a quel punto viene raggiunto da altre forze dell'ordine che lo immobilizzano e che, nei pressi, ritrovano il Teaser (pistola elettrica) usato pochi minuti prima per "stordire" un carabiniere. Immediato l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e ricettazione. Risultato privo di documenti, a un primo esame appare un uomo di mezza età la cui provenienza potrebbe essere attribuita ai paesi dell'est Europa. Nel frattempo il carabiniere ferito dal Teaser è stato condotto al pronto soccorso. Per lui alcuni giorni di prognosi. L'Alfa Romeo Mito è stata posta sotto sequestro. Dentro, la pistola "scacciacani" usata dall'arrestato per "liberarsi" dei carabinieri, nonché varia merce riconducibile al frutto di numerosi furti.

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