Sbandati nella casa in vendita: fiamme all'alba e tetto crollato

Martedì 26 Luglio 2016
Una via di scorrimento, case eleganti a due passi dal centro storico. Contesti in cui sembra impossibile possano nascondersi situazioni di marginalità e degrado, quasi impossibili da controllare, di cui è difficile rendersi conto finchè qualche evento traumatico non porta alla ribalta una realtà che pareva inimmaginabile. Sono diversi gli angoli della città che si trovano a fare i conti con situazioni del genere. Abitazioni, capannoni, stabili qualsiasi chiusi da tempo che diventano ricovero di sbandati.
Ieri mattina presto un incendio in via Sorio ha rivelato un altro caso di marginalità in un quartiere tranquillo ed elegante. Erano da poco passate le sei del mattino quando gli abitanti del primo tratto di via Sorio, quello più vicino a piazzale San Giovanni, sono stati svegliati da un forte scoppio: «Ho aperto le serrande e visto fiamme e fumo nero - racconta una vicina - abbiamo preso una gran paura. Ho subito buttato giù dal letto i miei figli, siamo scappati in strada. Per fortuna le fiamme non si sono propagate verso casa nostra. Non abbiamo avuto danni materiali, ma una gran paura sì, siamo stati fuori in strada per tutta la mattina». Già in tarda mattinata comunque anche gli abitanti delle case vicine a quella bruciata sono potuti rientrare dentro le loro abitazioni.
L'allarme è stato lanciato da un uomo che stava facendo colazione in terrazzo e che ha visto il fumo alzarsi dalla casa abbandonata. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e poliziotti, che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza la zona dopo aver assistito all'implosione del tetto. La casa bruciata era chiusa e disabitata da anni, con il cartello "Vendesi" strappato e buttato a terra. Sembra fosse in vendita ad un prezzo di 900mila euro. Le fiamme però non si sono levate da sole da questa palazzina di tre piani con giardino che soffre di uno stato di abbandono, ma che un tempo doveva essere accogliente. Potrebbe essere stato un mozzicone di sigaretta a provocare il rogo. «Il posto era continuamente frequentato da vagabondi e balordi - continuano i vicini di casa - ogni tanto passavano polizia o carabinieri a portarsi via qualcuno. Ma non sono mai riusciti a fare veramente pulizia. C'è immondizia dappertutto. Usavano delle corde per arrampicarsi ed entrare al secondo piano, l'unico che non aveva le finestre murate. Non è facile vivere in questa situazione». Non è chiaro se al momento in cui la casa ha preso fuoco ci fossero persone all'interno: «Dopo l'incendio non hanno trovato nessuno, anche se abbiamo sentito la polizia che è andata nel giardino sul retro e chiamava delle persone, per nome. Evidentemente erano già scappati».
Il sospetto di chi vive vicino alla casa andata a fuoco è che l'edificio non sia diventato un semplice riparo di vagabondi: «Ogni tanto vedevamo uscire anche dei ragazzi curati, dai vestiti eleganti. L'altro giorno abbiamo visto un ragazzo che non avrà avuto più di diciassette o diciotto anni. Sembra più che altro un posto in cui le persone vengono a consumare droga». Qualche metro più avanti, sulla stessa via un'altra bella abitazione, seminascosta dalle piante che crescono incontrollate in giardino: «Anche là - concludono i vicini - la situazione sembra non essere molto diversa».

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