Quote della Srl cedute a insaputa della vittima

Venerdì 2 Dicembre 2016
Quote della Srl cedute a insaputa della vittima
Oltre al danno pure la beffa. È l'incredibile smacco subìto da un79enne pensionato padovano, con un passato da imprenditore agricolo. Dopo aver investito la bellezza di quattro milioni di euro in un'operazione immobiliare in Romania è stato raggirato dai due soci. E quando pregustava quantomeno l'avvio del dibattimento si è trovato coinvolto in un conflitto giurisdizionale senza precedenti. A tutt'oggi non sa se, quando e dove il processo verrà celebrato. È l'effetto di una nuova norma di legge entrata in vigore a febbraio. La vittima aveva denunciato i due soci, un padovano ed un romeno, in entrambi i Paesi ed era pronto a costituirsi parte civile sia in Italia che in Romania. Ma ecco profilarsi all'orizzonte l'inghippo: il decreto legislativo 29/2016 risolve i conflitti di natura giurisdizionale. In caso di procedimenti paralleli, le due autorità giudiziarie competenti devono confrontarsi tra loro e stabilire di comune accordo chi dovrà procedere. Ci sarà quindi un solo processo per la truffa e il falso materiale subìti dal 79enne, assistito dagli avvocati Barbara Cotrufo e Remo De Nard. In Italia o in Romania? Un dilemma al momento senza risposta. Il giudice Claudio Marassi ha aggiornato il procedimento al 16 maggio del prossimo anno in attesa che la Corte d'Appello di Venezia stabilisca il da farsi con il Tribunale di Arad. Nel frattempo i tempi della prescrizione si avvicinano inesorabilmente. La truffa e il falso si sarebbero consumati infatti nel lontano gennaio 2009. Valter Di Sigismondi, 53 anni, padovano, e il romeno Iancu Dorel, amministratori della Valdorf Srl, società con sede legale ad Arad, di cui la vittima deteneva il 20% delle quote, avrebbero disposto con una delibera assembleare la cessione a titolo gratuito del capitale sociale della stessa alla Villdia Trans International Srl senza darne comunicazione al socio. Nel documento avrebbero falsificato la sottoscrizione del 79enne. Con quest'operazione i due hanno sostanzialmente azzerato il capitale della Valdorf - un immobile adibito a centro commerciale, su un terreno di proprietà della stessa società, con un'estensione di 10.500 metri quadri - trasferendolo alla Villdia, di cui Di Sigismondi e Dorel erano soci e amministratori. L'investimento non era poi andato a buon fine. Inaugurato in pompa magna (nella foto), il centro commerciale era stato chiuso dopo appena sei mesi, a fronte di una gestione disastrosa. Sull'immobile, oggi in stato di abbandono, la Procura di Arad ha disposto il sequestro giudiziario ma sarà un'impresa improba recuperare il denaro investito, visto che il centro commerciale, ceduto al prezzo di quattro milioni di euro, non è mai stato effettivamente pagato.

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