Fin dal 1989 propone ascolto, consulenza e sostegno a famiglie, coppie e singoli che affrontano piccoli e grandi problemi quotidiani nell'organizzazione parentale, lavorativa, relazionale e in tutte le situazioni di disagio. Negli ultimi anni si è focalizzata sulla violenza, su storie di sesso, avances per nulla gradite, abusi, prevaricazioni, ricatti, sopraffazioni, un universo nero dove predominano il silenzio e la paura. Progetto Donna Oggi è un'associazione di volontariato che da 27 anni opera sul territorio di Padova e provincia a sostegno delle vittime di abusi e violenze. Dalla sua lunga esperienza emerge che molto spesso l'orco si nasconde tra le mura di casa ma talvolta ha le sembianze di sconosciuti senza scrupoli, incrociati per caso o per sfortuna.
«Quello della violenza al femminile rimane un tema purtroppo scottante se si pensa che a Padova ogni anno centinaia di donne vengono in vario modo sostenute, affiancate nella lotta alle sopraffazioni, stimolate a far sentire la propria voce, a opporsi alle angherie, alle sberle e alle mortificazioni, alle richieste non apprezzate, sollecitate a farsi rispettare nel corpo e nell'anima. Una piaga sociale, quella della violenza - dice la presidente dell'associazione, Mara Bertini - ancor più odiosa se sessuale e ancor più se a spese di minorenni. Ma noi diciamo sempre che uscire da questi gironi infernali è possibile: il primo passo è chiedere aiuto, e magari seguire uno dei corsi di difesa personale che la nostra onlus organizza periodicamente».
«Quello della violenza al femminile rimane un tema purtroppo scottante se si pensa che a Padova ogni anno centinaia di donne vengono in vario modo sostenute, affiancate nella lotta alle sopraffazioni, stimolate a far sentire la propria voce, a opporsi alle angherie, alle sberle e alle mortificazioni, alle richieste non apprezzate, sollecitate a farsi rispettare nel corpo e nell'anima. Una piaga sociale, quella della violenza - dice la presidente dell'associazione, Mara Bertini - ancor più odiosa se sessuale e ancor più se a spese di minorenni. Ma noi diciamo sempre che uscire da questi gironi infernali è possibile: il primo passo è chiedere aiuto, e magari seguire uno dei corsi di difesa personale che la nostra onlus organizza periodicamente».
