Prima sbalzata sul cofano, poi la rovinosa caduta a terra

Venerdì 23 Giugno 2017
Prima sbalzata sul cofano, poi la rovinosa caduta a terra
Non ce l'ha fatta Ivana Agnese Scodro: ha combattuto per 36 ore, ma alla fine il suo cuore ha smesso di battere a seguito dei gravi traumi riportati. La 76enne, residente in via Gradenigo, al Portello, era stata investita martedì nel tardo pomeriggio mentre era in sella alla sua bicicletta. Stava attraversando le strisce ciclopedonali in via Stoppato, all'altezza del negozio di bici tra Pontecorvo e il quartiere Santa Rita, quando un'auto, guidata da un 51enne di Abano Terme, l'ha centrata in pieno, caricandola sul cofano e poi sbalzandola a qualche metro di distanza. Le condizioni dell'anziana sono subito parse gravissime ai sanitari del Suem che le hanno prestato i primi soccorsi.
L'impatto è stato molto violento, la donna è prima finita sopra il cofano e poi ha sbattuto violentemente a terra. In pochi minuti le è stato prestato soccorso. In via Stoppato è intervenuta un'ambulanza del Suem 118 e una pattuglia della polizia municipale che ha eseguito i rilievi di rito. La 76enne era ricoperta di sangue e aveva perso i sensi. La donna è stata, così, prima stabilizzata e poi intubata per favorire la respirazione, quindi è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale civile dove è stata ricoverata in rianimazione.
Le ferite riportare dall'anziana sono state devastanti: ha rimediato fratture multiple alla testa, con una grave emorragia cerebrale, e alle spalle. Le speranze di salvarla erano pochissime.
La dinamica dell'incidente sembra essere abbastanza chiara: il guidatore dell'automobile, che viaggiava verso via Gattamelata, non ha visto l'anziana in bicicletta sulle strisce pedonali e l'ha investita. Il 51enne aponense, che si è subito fermato a prestare soccorso, è stato sottoposto all'etilotest che è risultato negativo. Era stato indagato per lesioni gravissime ma ora la sua posizione si aggrava con la probabile accusa di omicidio stradale. La 76enne, pensionata, che stava tornando verso la sua casa dopo un'uscita per alcune commissioni, viveva sola in un appartamento dell'Ater in via Gradenigo.
La polizia locale sta cercando di ricostruire l'esatta dinamica del sinistro, ricercando anche eventuali testimoni dell'evento, che possono rivolgersi al centralino dei vigili per raccontare agli agenti che seguono il caso quanto visto.

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