Nomadi, il Pd attacca anche Zanonato

Domenica 31 Luglio 2016 di Micalizzi: «Non ha mai preso in considerazione la chiusura definitiva di via Bassette»
Sgombero di via Bassette, il Pd democratico polemizza con il sindaco Massimo Bitonci, ma non rinuncia a punzecchiare Zanonato. Il primo ad andare all'attacco è il consigliere democratico Andrea Micalizzi. «La chiusura del campo è sicuramente una buona notizia per Mortise - afferma l'esponente democratico - una chiusura che però non sarebbe stata possibile senza il lavoro che, negli anni scorsi, ha fatto il sottoscritto. Quando ero assessore, infatti, ho ridotto del 70% le dimensioni di quell'area, riducendo il problema dell'affollamento senza ricorrere alle case popolari, e questo mi deve essere riconosciuto». Micalizzi non rinuncia poi a tirare in ballo l'ex sindaco Flavio Zanonato, che non ha mai voluto prendere in considerazione la possibilità di chiudere definitivamente il campo abusivo.
«Ho sempre detto che il campo di via Bassette rappresentava il modo più sbagliato di affrontare il tema della presenza dei nomadi in città. Non ci può essere convivenza in una situazione di abusivismo e mancanza di regole e bisogna rispettare anche i cittadini padovani - conclude - L'allora sindaco non ha mai voluto arrivare fino in fondo, ma oggi il ridimensionamento delle dimensioni dell'area ha permesso di chiudere l'operazione».
All'attacco anche il suo compagno di partito Gianni Berno. «È positivo che il problema sia stato risolto bene lo sgombero e la sistemazione delle famiglie» premette Berno che poi aggiunge: «Mi chiedo però cosa sarebbe accaduto se a collocare gli stessi nomadi negli stessi alloggi pubblici di oggi fosse stata la giunta di centrosinistra. Come si sarebbe mosso l'attuale sindaco allora all'opposizione? Avrebbe plaudito o avrebbe organizzato comitati in ogni quartiere o altro comune dove sono finite le famiglie trasferite?».
«Le manifestazioni di allora - conclude Berno - anche quelle organizzate su notizie infondate fatte circolare ad arte, così come quella foto in cui il sindaco solo pochi mesi fa si fa fotografare davanti ad un portone di via Carlo Leoni, mostrando numero civico e campanello di un alloggio in cui erano stati ospitati alcuni rifugiati scampati alle acque del mediterraneo, lasciano pochi spazi ai dubbi».(((rodighieroa)))

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci