Nemmeno i francesi versano gli arretrati

Domenica 22 Gennaio 2017
Nemmeno i francesi versano gli arretrati
Neppure Geo vuole pagare l'affitto dei padiglioni della Fiera.
Quello in programma giovedì prossimo in Camera di Commercio rischia di rivelarsi per Fiera Immobiliare spa un consiglio di amministrazione ad altissima tensione. La società presieduta da Massimiliano Pellizzari è chiamata infatti a discutere una serie di punti all'ordine del giorno potenzialmente esplosivi. Il più deflagrane riguarda sicuramente la raccomandata arrivata mercoledì scorso negli uffici dell'Immobiliare. Raccomandata che ha come mittente, appunto, Geo, ovvero la società che, tramite l'affitto di ramo d'azienda, ha ottenuto da Glevent la gestione di PadovaFiere.
Geo, in teoria, a partire dal 2017 sarebbe tenuta ad accollarsi l'affitto dei padiglioni di proprietà di Fiera Immobiliare, un affitto che fino all'anno scorso ammontava a 1,6 milioni di euro all'anno. Sta di fatto però che Geo (presidente Andrea Olivi e amministratore delegato Luca Griggio) ha comunicato a all'ente guidato da Pellizzari di non essere disponibile ad onorare l'affitto relativo al mese di gennaio.
Una comunicazione sulla quale il cda deve prendere adesso posizione. Come se non bastasse, giovedì prossimo il consiglio, assieme ai suoi legali, dovrà affrontare, in vista dell'imminente udienza in tribunale, una questione del tutto simile: la decisione comunicata sei mesi fa di Glevents di non voler neppure lei pagare gli affitti arretrati.
Insomma, nessuno sembra intenzionato a mettere le mani al portafogli. A fronte di questo, l'Immobiliare non può esimersi dall'onorare i ratei dei mutui accesi per realizzare i padiglioni che, in un secondo momento, sono stati affittati. A spaccare il cda, di cui fanno parte i rappresentanti di Comune, Camera di Commercio e Provincia, potrebbe essere un altro punto in discussione, ovvero la possibilità di intentare un'azione di responsabilità per mala gestio nei confronti dei francesi. Un'azione legale che sarebbe caldeggiata dal presidente camerale Fernando Zilio. Su questo però, palazzo Moroni avrebbe sempre tenuto il freno a mano molto tirato, non considerando opportuna un'iniziativa che potrebbe tirare in ballo amministratori che in passato hanno goduto della massima stima da parte del Comune.
In discussione è prevista poi la relazione del Rup (responsabile unico del procedimento), sul materiatale edile contenente amianto rinvenuto sotto il palazzo Delle Nazioni, al posto del quale si costruirà il nuovo centro congressi.
Nella perizia supplementare verrà spiegato che, per smaltire il materiale, sarà necessario almeno un milione di euro. Costi che vanno ad aggiungersi a quelli della realizzazione dell'opera. Sempre giovedì si deciderà anche se i lavori di smaltimento dell'amianto dovranno essere messi in gara oppure se verranno realizzati dalla Vittadello, l'azienda che dovrà realizzare il progetto disegnato dall'archistar giapponese Kengo Kuma.
Ultimo punto all'ordine del giorno è infine l'approvazione del progetto esecutivo del centro congressi. Progetto che era atteso da oltre un anno e mezzo.

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