Morto cercando Isabella: il paese si ferma per il sub

Martedì 21 Febbraio 2017
Morto cercando Isabella: il paese si ferma per il sub
Inaugurato ieri mattina un cippo in onore di Rosario Sanarico, il sommozzatore della Polizia di Stato che il 19 febbraio dello scorso anno, durante le ricerche del corpo di Isabella Noventa, ha perso la vita. Una cerimonia arricchita dalla presenza del capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli. «Sembra quasi un controsenso e un'assurdità ma oggi è una giornata di festa - ha detto - perché il lascito di Rosario va ben al di là della tragicità della sua fine. I ricordi, le testimonianze, la stessa presenza significativa di questa comunità che si è stretta attorno ai familiari e alla polizia di Stato danno la cifra del lascito di questo straordinario uomo. Noventa Padovana, dove ha trovato la morte Sanarico, ha voluto fortemente questa iniziativa e fin da subito ho avvertito come la perdita di un poliziotto abbia sconvolto non soltanto la nostra famiglia, ma un mondo ben più allargato. È un onore per me essere in mezzo ad una folla straripante che ci trasmette energia fresca e ulteriore voglia di andare avanti e garantire la sicurezza dei cittadini». Al ricordo di Sanarico ha partecipato anche il fratello di Isabella Noventa, Paolo. «Ho voluto personalmente abbracciare la moglie e i figli del sommozzatore della Polizia e trasmettere loro tutta la mia vicinanza».
Ad oltre un anno dalla scomparsa della sorella, Paolo Noventa non riesce a darsi pace: «Siamo tutti tenuti sotto scacco da un individuo, Freddy Sorgato, che da quella maledetta sera in cui ha mangiato con Isabella, non ha fatto altro che dire bugie, depistare gli inquirenti e proteggere sua sorella Debora e la sua amica Manuela Cacco. Questo trio diabolico ha sulla coscienza oltre a mia sorella anche Rosario Sanarico. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e i colpevoli paghino». La giornata si è snodata in due momenti: prima una messa nella chiesa di Noventa celebrata dal parroco don Raffaele e il cappellano della questura don Ulisse. Poi un corteo sul ponte del Brenta: poco distante da dove ha trovato la morte Rosario Sanarico è stato inaugurato un cippo commemorativo. C'erano migliaia di persone, tra cui gli studenti delle scuole medie che hanno letto un messaggio di speranza ai familiari del poliziotto. Ha preso la parola anche il sindaco Luigi Alessandro Bisato: «Un vuoto enorme ha riempito in questo anno l'animo dei miei concittadini. Grazie a questo cippo che tutta la comunità ha fortemente voluto, la figura del sub, morto mentre cercava il cadavere di Isabella Noventa, vivrà in eterno. Ci sono due famiglie - ha concluso il sindaco - che lo scorso anno hanno patito un tragico lutto, a loro la nostra comunità si stringe in un commosso abbraccio».
Alle 13.30 la cerimonia si è conclusa. La famiglia Sanarico si è intrattenuta a pranzo in un locale di Noventa con il capo della Polizia Gabrielli, nel tardo pomeriggio ha fatto rientro a La Spezia, non prima di essere passata ad Albignasego a salutare Paolo Noventa e sua madre Ofelia. Un momento molto toccante che ha messo di fronte due famiglie colpite da un grande dolore.

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