Masello, appello agli imprenditori

Giovedì 23 Marzo 2017
Masello, appello agli imprenditori
«Ricerca, fiducia e ottimismo, guardando al futuro. Rivolgo un appello all'intelligenza che gli imprenditori hanno e che dovrebbero ulteriormente manifestare visti i risultati eccellenti della ricerca, che è in mano a chi ha la disponibilità di investire. Da un excursus dei finanziamenti raccolti dalla Città della Speranza finora, il 10% viene dalle imprese, l'80% dalla gente comune, un altro 10% dai lasciti testamentari. Credo che gli imprenditori dovrebbero arrivare ad essere almeno il 50%, mostrando un po' di orgoglio e credendoci perchè i risultati della ricerca si riversano poi sullo stesso mondo imprenditoriale: il fare porta a investire». È un circolo virtuoso quello che ha invocato Franco Masello, presidente della Fondazione Città della Speranza, ieri sera nella torre alla Zip, occasione per mostrare i suoi gioielli, ovvero l'opera di 292 ricercatori al lavoro in nove piani di laboratori, tra cellule staminali, medicina rigenerativa, biomedicina, oncomatologia pediatrica, neuroscienze, tumori solidi, fibrosi cistica, genetica molecolare, neurosviluppo, spettrometria di massa e metabolomica, tumori ereditari, neuroblastoma, neuroimmunologia, genetica ed epidemiologia clinica, diagnosi e terapia delle malattie lisosomiali. Marco Agostini del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell'Università di Padova ha introdotto il collega Ennio Tasciotti che, in video-collegamento dal Methodist di Houston, ha relazionato su nanotecnologia, biomedicina e biomimetismo mentre Antonella Viola, delegata del rettore per l'Istituto di ricerca pediatrica e candidata in pectore, si dice, a diventarne direttore scientifico, ha parlato della possibilità di nuovi farmaci anti-angiogenesi, presendando un nuovo brevetto. Sforzi puntati ora al potenziamento di tre piattaforme metodologiche, perché la ricerca di oggi sia la cura di domani: nanoparticelle biologiche, matrice decellularizzata, cellule staminali indotte pluripotenti, che hanno già valso tre brevetti e una start up. Possibili campi di applicazione delle ricerche in corso: le patologie infiammatorie e dell'angiogenesi (retinopatie neonatali), la chemioterapia nel paziente pediatrico, l'ernia diaframmatica e la rigenerazione del muscolo scheletrico, taluni difetti genetici, l'autismo, le nanoparticelle come vettori di farmaci. «Siamo contenti di mostrare che i ricercatori lavorano, e lavorano bene. L'attività dell'Istituto continua nella direzione di sempre», ha tirato le somme Andrea Camporese, presidente della Fondazione Irp.
L'incontro di ieri era previsto da un mese. Insomma, dopo le polemiche degli ultimi giorni, la Fondazione Città della Speranza è alla ricerca, anche e soprattutto, di normalità.

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