Lettera indirizzata a Isabella Paolo: «Non posso ritirarla»

Sabato 23 Luglio 2016 di Il fratello angosciato: «Alle Poste servono una delega o il certificato di morte»
È "giallo" alle Poste di Albignasego. Qualcuno ha spedito una raccomandata ad Isabella Noventa, ma al momento nessuno può aprire la corrispondenza. «L'ufficio postale si è rifiutato di consegnarmi una lettera raccomandata intestata a mia sorella. Addirittura mi hanno chiesto se avevo la sua delega o peggio ancora il suo certificato di morte». A raccontare la vicenda è Paolo Noventa, il fratello di Isabella, la segretaria di Albignasego uccisa nella notte tra il 15 e 16 gennaio scorsi e della quale non è stato trovato il cadavere.
La storia raccontata da Paolo ha dell'incredibile. «L'altro giorno - dice sconsolato - il postino doveva recapitare una raccomandata a nome di Isabella. Ha suonato il campanello di casa, ma mia madre non ha fatto in tempo ad aprire la porta. Nella buca delle lettere è stato lasciato l'avviso di deposito della raccomandata». Paolo Noventa ieri mattina l'ha preso ed è andato in posta convinto che non ci sarebbe stato alcun problema nel ritirare la corrispondenza intestata ad Isabella. «Mi hanno detto che non si assumono la responsabilità di consegnarmi posta non mia - prosegue - Ho chiesto allora di sapere almeno il mittente della missiva, ma anche questa mia seconda richiesta non ha ottenuto risposta».
Di qui la sua rabbia. «Capisco la burocrazia, capisco il rispetto delle regole, ma penso che in una situazione del genere, con mia sorella morta ammazzata e abbandonata chissà dove, poteva almeno prevalere un po' di buonsenso».
Ma questa misteriosa lettera indirizzata ad Isabella chi può averla inviata? «Penso sia una contravvenzione che ho preso io in questi mesi. Da quando Isabella è scomparsa, solitamente utilizzo la sua Mercedes Classe A. Può essere che sia incappato in un autovelox. Tuttavia, per ovvi motivi, non può essere esclusa alcuna ipotesi. Ecco, dunque, che è di vitale importanza che Poste Italiane consegnino ad un familiare di mia sorella la raccomandata».
Per la scomparsa della segretaria di Albignasego si trovano da metà febbraio in carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco. Ad oltre sei mesi dall'omicidio non è stato ancora ritrovato il corpo di Isabella. In questi mesi l'attività della Squadra mobile della Questura, coordinata dalla magistratura, non si è mai fermata. Sono state fatte ricerche in ogni dove, dai fondali dei fiumi ai casolari abbandonati, alle proprietà di Freddy Sorgato, ma ancora senza esito. Paolo Noventa conclude: «Da mesi la mia vita è cambiata. Riesco ad andare avanti solo perchè inseguo la verità e ho una famiglia e una madre da tutelare. Rinnovo ancora una volta il mio appello ai tre individui al momento in carcere perchè accusati in concorso di aver ucciso Isabella, affinchè dicano alle autorità tutto quello che sanno e facciano ritrovare i resti di mia sorella». Dal giorno dell'arresto del terzetto, le ricerche non si sono mai fermate.
Della vicenda della mancata consegna della raccomandata a Paolo Noventa sono al corrente le forze dell'ordine, i vertici di Poste italiane e l'amministrazione comunale di Albignasego. Quasi certamente si tratterà di una multa da pagare, ma in questo momento così delicato nel quale gli inquirenti prendono in esame ogni minimo indizio per scoprire il corpo della segretaria di Albignasego, la speranza di Paolo Noventa è che possa vincere l'umanità e la lettera venga consegnata al più presto. Nonostante l'assenza della delega, nonostante l'assenza del certificato di morte.

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