La visita dal pediatra, poi la morte

Lunedì 27 Febbraio 2017
Avrebbe compiuto un mese proprio ieri il piccolo Francesco Zorzi, morto improvvisamente nella sua culla, nel primo pomeriggio di venerdì. C'è grande dolore nella comunità di Cadoneghe che solo ieri ha appreso la terribile notizia. Quel piccoletto arrivato da appena un mese non c'è più. Chiusa nel suo incomprensibile quanto ingiusto dolore la neomamma, Valentina Pasquale, 39 anni, che il 26 gennaio scorso aveva dato alla luce il bambino. La nascita di Francesco era stata accolta da un incredibile entusiasmo e gioia da tutta la famiglia, a partire dai nonni materni, Tullio e Rosanna Frasson, impiegata alle industrie Parpas, dalla sorella Fabiola (nota musicista e cantante). Proprio la zia materna aveva salutato il nipotino con una dedica che, a leggera oggi, riempie di commozione. «Ben arrivato Francesco, ti auguro tutte le più belle cose, vorrei che la tua vita fosse splendida, tu affrontala sempre a voce alta come ti ho sentito fare oggi. Man mano che gli anni passeranno ti accorgerai di quanto sei fortunato, perché sei circondato da tante persone che ti amano già tantissimo e che almeno per quanto mi riguarda ti sosterranno sempre incondizionatamente. Un bacio, tua Zia». La famiglia di Valentina è originaria di Camposampiero, dove è molto nota; i genitori di Valentina ora abitano alla Castagnara, mentre la neomamma a metà gennaio da Pontevigodarzere era andata ad abitare nella palazzina in piazza della Repubblica a Cadoneghe, al civico 17, nell'appartamento della nonna materna, scomparsa poco tempo fa. E da qui venerdì pomeriggio, attorno alle 15, è partita la chiamata al 118 fatta dalla stessa Valentina, in preda ad pianto incontrollabile perché il suo angioletto, che dormiva nella culla, non dava più segni di vita e non lo sentiva respirare. Al loro arrivo, i sanitari hanno cercato di rianimarlo per oltre quaranta minuti ma invano. Il neonato è arrivato al pronto soccorso pediatrico di Padova alle 15.40 e i medici del reparto di terapia intensiva hanno cercato nuovamente di rianimarlo, sperando in un miracolo. Nonostante i ripetuti tentativi, il piccolo cuore non ha mai ripreso il battito. «Da quello che mi ha raccontato mia nipote - dice una zia di Valentina - è stata lei a scendere le scale con Francesco in braccio. Sono momenti di grande dolore e sconforto. Mia nipote non ha neanche la forza di parlare. Vogliamo poter vivere il nostro lutto». Qualche giorno prima di venerdì, Francesco aveva sofferto di un lieve raffreddore accompagnato da tosse. «Il bambino aveva un po' di tosse, come spesso capita - dice ancora la zia - ma niente di preoccupante. Il giorno prima, giovedì, mia nipote era stata dalla pediatra per farlo visitare». Bocche cucite e nessun commento neanche tra i condomini della palazzina di piazza della Repubblica. «Non l'ho mai vista e non sapevo nemmeno che abitasse qui», dice una donna dallo spioncino di un appartamento vicino. «L'amministrazione tutta è vicina alla famiglia che soffre e non comprende il perchè sia avvenuta una simile tragedia - dice il sindaco Michele Schiavo - le lacrime di questi momenti possano diventare preghiere per la vita». Sul corpo del piccolo non sarebbero stati riscontrati segni di violenza. Il referto medico sulla morte del piccolo Francesco indica come probabile causa un improvviso arresto cardiaco e si tratterebbe di un caso di morte bianca.

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