La "frattura" dai tempi delle nomine nei quartieri

(Al.Rod.) Lo scontro tra il sindaco e Forza Italia cova dallo scorso settembre quando, in maggioranza, si comincia a discutere dei comitati di quartiere. Di fatto, il primo cittadino non vuole andare incontro alle richieste dei forzisti che rivendicano due presidenti. Una circostanza che, di fatto, ha paralizzato l'insediamento degli organi di rappresentanza che dovrebbero sostituire i vecchi consigli di circoscrizione. A più di due anni dalla vittoria elettorale del centrodestra, le nuove "consulte" non sono ancora state attivate. Il braccio di ferro va avanti per mesi e farne le spese è soprattutto l'assessore Stefano Grigoletto che progressivamente si vede revocare 3 deleghe. La situazione precipita però una ventina di giorni fa quando Manuel Bianzale e Carlo Pasqualetto non si presentano in consiglio comunale. Il giorno dopo Bitonci revoca alcune deleghe a Grigoletto e al vicesindaco Eleonora Mosco. A seguire Bianzale e Pasqualetto sparano a zero contro l'ospedale a Padova est e sul nuovo stadio del Plebiscito. La settimana successiva invece, sempre Grigoletto, con un attacco durissimo al primo cittadino, ha aperto ufficialmente la crisi di giunta. L'esponente forzista allude ai "problemi caratteriali" del primo cittadino e ribadisce il fatto che Forza Italia non è più disponibile ad essere umiliata. Passa qualche giorno e il segretario provinciale della Lega nord Andrea Ostellari convoca il tavolo provinciale del centrodestra. Al termine della riunione, Ostellari si presenta alla stampa con una lettera firmata da Mosco, Matteo Cavatton, Nicola Lodi ed Enrico Turrin. Lettera in cui gli esponenti azzurri prendono le distanze da Grigoletto. A breve giro tanto Ostellari, quanto Bitonci, fanno capire che Grigoletto è fuori. Il sindaco però si di fiducioso che, a breve, la maggioranza possa tornare a contare su 21 consiglieri. I che vuol dire che Bianzale, Pasqualetto e il capogruppo di Rifare Padova potrebbero essere recuperati. Seguono due settimane di silenzio. Due settimane in cui, a quanto pare, si è lavorato alla ricucitura.