Ira, i licenziamenti finiscono in Regione

Martedì 17 Gennaio 2017
(Al.Rod.) Il caso Ira approda in Regione. Domani, infatti, una delegazione della Rsu dell'Ipab di via Beato Pellegrino verrà ricevuta dall'assessore regionale ai sevizi sociali Manuela Lanzarin. In discussione i ventidue licenziamenti prospettati qualche mese fa dai vertici della casa di riposo. La comunicazione ufficiale, firmata dal presidente dell'Ira Fabio Incastrini, è stata comunicata a novembre e fa seguito a due delibere, una del 21 giugno (presidente Stefano Bellon nominato dal centrosinistra) e un'altra del 10 ottobre deliberata dal cda nominato dall'amministrazione Bitonci e guidato appunto da Incastrini.
«Per ragioni gestionali e contabili e per mettere in sicurezza, a loro dire, il bilancio, nel prossimo triennio si avvierà la procedura di messa in mobilità di 22 persone. Tecnicamente questo personale viene definito in ieccedenza oppure idoneo con prescrizioni e/o limitazioni scandisce Stefano Pieretti di Adl Cobas. Che poi aggiunge: «Purtroppo, di questi lavoratori, pochissimi sono vicini alla pensione. Per gli altri, se non dovessero cambiare le cose, la prospettiva è la messa in mobilità, l'anticamera della disoccupazione». Una circostanza che Fp Cgil, Cisl Fp, d Uil Fpl e Adl Cobas vogliono scongiurare a tutti i costi.
«Il lavoro ad Altavita Ira ha già subito una profonda trasformazioni con le esternalizzazioni nel 2015 rincara la dose il sindacalista di base - Perché far pagare questa riorganizzazione del lavoro ai più deboli e meno tutelati? A pagare sarà chi, a causa di lavori usuranti ora deve fare i conti con idoneità con prescrizioni. Questi lavoratori oggi garantiscono l'assistenza agli ospiti con un piano di attività specifico che rientra in tutto nelle mansioni dell'operatore addetto all'assistenza». Insomma i sindacati hanno tutta l'intenzione di andare allo scontro frontale.
Le tensioni tra i vertici dell'Ira e i rappresentanti sindacali non sono certo cosa nuova. Il braccio di ferro, infatti, va avanti da oltre 2 anni, da quando l'Ipab ha fatto scattare una serie di internalizzazioni dei servizi.

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