«In un anno cinquecento consumatori: molti ragazzi»

Domenica 11 Dicembre 2016
«In un anno cinquecento consumatori: molti ragazzi»
In un anno di lotta allo spaccio di droga, dal primo di gennaio al 30 novembre di quest'anno, i carabinieri hanno arrestato tra la città e la provincia 294 spacciatori di cui 216 stranieri, mentre 405 sono state le persone denunciate a piede libero di cui 168 stranieri. «Ma quello che salta all'occhio come dato negativo - ha spiegato il colonnello Stefano Iasson comandante provinciale dei carabinieri - sono i 424 assuntori segnalati alla Prefettura, perchè tra di loro si registrano molti giovani italiani e anche diversi minorenni. Ragazzi per lo più consumatori di hashish». E anche tra gli spacciatori diversi sono i minori e di questi dodici sono stati fermati dagli uomini dell'Arma mentre cedevano dosi di stupefacenti ai compagni di scuola. «Il nostro impegno - ha ripreso Iasson - si è focalizzato in più occasioni sui controlli agli istituti, anche con i cani anti droga, proprio per allontanare i più giovani dai pericoli legati al consumo di cocaina e hashish». In totale i carabinieri hanno sequestrato 103 chili di hashish, quasi 9 chili di marijuana e 203 piante, un chilo di eroina, cinque chili di cocaina e 123 dosi di droga sintetica. «In alcune occasioni - ha sottolineato il comandante - abbiamo sequestrato anche stupefacente sintetico, come lo Shaboo spesso usato e spacciato da cittadini cinesi. In linea di massima però la droga più consumata, soprattutto tra i giovani padovani, è l'hashish. E del resto abbiamo sgominato anche baby gang dedite allo spaccio sia di hashish e sia di marijuana. A spacciare sono quasi tutti stranieri come nigeriani, nordafricani e cittadini dell'Est Europa, ma in provincia abbiamo registrato anche diversi italiani in particolare nella zona dell'estense». In città invece le area con più alto tasso di spacciatori sono l'Arcella, l'area attorno alla stazione ferroviaria, il Prato della Valle e il quartiere di Mortise. In queste fette di Padova i carabinieri hanno effettuato numerosi arresti e denunce a piede libero.
Ma chi c'è dietro a questo esercito di spacciatori? «Posso affermare - ha dichiarato Iasson - che sul territorio di Padova e provincia non sono presenti grandi organizzazioni criminali concentrate sul business della droga. Direi invece che abbiamo registrato gruppi di stranieri di diverse etnie, organizzati per vendere le sostanze stupefacenti». I carabinieri quotidianamente controllano il territorio a caccia di spacciatori e lo fanno con tutte le loro squadre, anche la squadra anti terrorismo, ma soprattutto come sottolineato dal comandante con la collaborazione delle altre forze di polizia. «La droga in città e in provincia - ha precisato il colonnello - arriva nella maggiore parte dei casi da Milano. Infatti più di una volta, in quest'ultimo anno, abbiamo arrestato alcuni spacciatori all'uscita dei caselli autostradali della A4 tutti diretti a Padova. Il problema è che non è sempre facile trovare lo stupefacente. Viene nascosto ovunque, anche all'interno dei tappi della benzina delle auto».
Un dato interessante è che il 68% degli arresti i carabinieri li hanno eseguiti tra la città e la prima cintura urbana. «È in dubbio - ha terminato Iasson - che la maggiore concentrazione di spaccio si trova su Padova, in particolare nei quartieri periferici. In centro la situazione è molto migliorata, anche se persistono zone dove la presenza dei pusher è importante come in via San Francesco, strada che l'Arma controlla quasi ogni giorno e dove sono stati effettuati diversi arresti».

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