In cassaforte 133 cellulari

Venerdì 17 Marzo 2017
In cassaforte 133 cellulari
In 133 hanno deciso di partecipare alla seconda edizione del concorso Una settimana senza cellulare. É triplicato, dunque, il numero delle adesioni rispetto all'anno scorso. Ieri mattina durante l'intervallo 133 studenti hanno consegnato a tre incaricati del Comune e ai due agenti della Polizia locale, il proprio telefonino. Al suono della campanella si sono precipitati fuori dalle loro aule e hanno letteralmente preso d'assalto il banchetto dove erano stati disposti gli scatoloni. Hanno rinunciato all'intervallo per riuscire a consegnare il telefonino. L'anno scorso al concorso avevano partecipato 58 ragazzi, compresi anche gli alunni della sede staccata di Codiverno, dove il ritiro dei telefonini e' programmato per questa mattina. «Sono strafelice - ha commentato il sindaco che ci sia stata una risposta cosi' numerosa -. Oggi i ragazzi si sono liberati del cellulare e per sette giorni si protranno disintossicare dal telefonino». Otto sono stati gli studenti che hanno presentato una lettera firmata dai propri genitori che certificano che i figli non hanno il cellulare. In questo modo anche loro potranno partecipare al concorso. Potenzialmente tutti gli studenti sono già vincitori, basta che riescano a resistere a non usare il cellulare o il tablet per una settimana. Per chi resisterà, alla settimana di astinenza il Comune ha messo in palio una gita a Gardaland. Il premio e' stato confermato anche dal direttore della struttura, Danilo Santi, che martedì' scorso ha fatto visita ai ragazzi di Vigonza e di Codiverno. I cellulari sono stati chiusi in singole buste e custoditi in cassaforte; saranno restituiti tra una settimana. «Contestualmente a questo concorso ho lanciato anche una sfida ai genitori che accompagnano i figli a scuola in macchina - ha aggiunto Tacchetto - e li ho invitati a fermarsi nel piazzale davanti alla chiesa e farli scendere in modo che possano raggiungere il plesso a piedi. Stamattina sono venuto a fare una verifica di persona e devo dire che molti genitori hanno accolto il mio invito e si sono fermati con l'auto distanti dalla scuola».

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