In 400 contro il super-parcheggio

Domenica 28 Maggio 2017
In 400 contro il super-parcheggio
Ora non è più solo l'iniziativa di pochi. La battaglia dei residenti delle vie che confinano con l'ex Intendenza di Finanza dove Beni Stabili vuole realizzare tre piani di garages sotterranei si è formalizzata nel Comitato No Park a rischio.
Com'è noto i residenti sono preoccupati che l'entità dello scavo, 11 metri sotto terra, possa compromettere, influenzando le falde acquifere, la staticità degli edifici. Minacciano di ricorrere agli avvocati. La loro battaglia è arrivata in Comune che ha organizzato nei giorni scorsi un summit con tecnici privati e pubblici. Ma le garanzie dei costruttori, ovvero monitoraggio costante e trasparenza dei dati, non convincono a farli recedere.
«Non c'è nessuno stop alle iniziative dei residenti contrari al maxi scavo sotto falda. Abbiamo formalizzato il Comitato, con le firme di cittadini che hanno a cuore i vari aspetti del problema, le case, il patrimonio pubblico e d'arte, il verde. Ci sono già 400 adesioni, tramite le assemblee condominiali, si parla di 600 unità immobiliari coinvolte. Fra poco indirizzeremo un atto formale a tutti gli enti competenti». Parole di Oscar Bisegna rappresentante del Comitato.
Ma l'incontro del 9 maggio non ha chiarito tutto? «Ringraziamo ancora il sub commissario Marchesiello ma nella sostanza non è cambiato nulla perché i tre piani interrati rimangono, li vogliono fare assolutamente, la strategia è la stessa. É cambiato l'approccio dei privati sui residenti. Dopo 15 mesi senza essere stati minimamente considerati adesso manifestano apertura al confronto, promettono il monitoraggio delle nostre case, prospettano varianti tecniche al progetto. Ma che cosa cambia se la paratia perimetrale non sarà fatta più in jet grouting ma in pali gettati? E su questo avevamo visto giusto. Cosa cambia avere il monitoraggio? Sospenderanno forse i lavori e cambieranno il progetto se si rileverà qualche cedimento o spostamento dei fabbricati? Ne dubitiamo. Io ho deciso di partecipare direttamente al Comitato quando ho letto sul Gazzettino l'affermazione del progettista dell'opera, Carniato, che ha detto ... Poi se ci saranno crepe siamo qui. Mi chiedo, se lesionano un condominio, vedi via IV Novembre, che cosa significa siamo qui? Che ci ospiteranno in un dignitoso alberghetto?».
Luigi Zeno è un altro consigliere del Comitato. «Quello che volevamo sentirci dire dalla Società è semplice: non scaveremo più di un metro sotto livello falda, verrà garantita al 100 per cento la assoluta impermeabilità del sistema, nel park non esisteranno pompe per aggottamento».
«Nell'incontro - continua - è stato detto che il park interferirà con la falda e questa potrebbe creare problemi su un'area fino a 250 metri dallo scavo; se è così allora sono interessati piazza Cavour, il Bo, il Pollini il Centro San Gaetano, Palazzo Zabarella, la tomba di Antenore, porta Altinate una buona parte del centro storico della città con i suoi tesori d'arte, senza contare i parchi dei palazzi d'epoca alcuni dei quali celano rari alberi ultracentenari anche loro a rischio».
«Vogliamo che il park sia a rischio zero e i candidati a sindaco dovrebbero esprimersi chiaramente in merito alla vicenda. Finora nonostante conoscano il problema, dichiarazioni non ne abbiamo lette».

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