Il rapinatore della farmacia tradito dagli occhi azzurri

Domenica 26 Febbraio 2017
Il rapinatore della farmacia tradito dagli occhi azzurri
Carabinieri e polizia l'attendevano al varco. D'intesa con prefetto e questura, erano stati predisposti servizi a raggiera nel tentativo di acciuffare il rapinatore dagli occhi azzurri. Ci sono riusciti i carabinieri di Ponte San Nicolò e della compagnia di Piove di Sacco dopo l'ennesimo colpo, messo a segno giovedì sera nella farmacia Ziliotto-Pattanaro di via Nievo, a Roncaglia, con un bottino di 500 euro. Gli uomini dell'Arma erano di pattuglia poco distante. Hanno acquisito le immagini della videosorveglianza della farmacia e raccolto le testimonianze di dipendenti e clienti presenti al momento della rapina. Sono così riusciti a ricostruire la via di fuga del malvivente solitario. Come d'abitudine il bandito era scappato in sella ad una bicicletta. Aveva percorso non più di duecento metri. Nelle vicinanze della scuola elementare Marconi di via Medici era stato visto abbandonare la bici, fingere di entrare nel plesso scolastico dove era in corso una riunione, per poi salire a bordo di una Fiat Idea di colore azzurro e allontanarsi in direzione della statale 516. I testimoni sono riusciti a fornire ai carabinieri soltanto alcuni numeri della targa della vettura. Ci sono voluti ulteriori accertamenti per risalire all'auto. L'utilitaria era intestata ad un'anziana ma risultava in uso al figlio. Pier Giorgio Pengo, 49 anni, alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio, era però irrintracciabile. Anagraficamente residente a Due Carrare, è da anni uccel di bosco. Rapporti saltuari con qualche familiare, sprovvisto di telefono cellulare: era come cercare un ago in un pagliaio. Fino a venerdì pomeriggio quando una gazzella dell'Arma ha notato la Fiat Idea azzurra posteggiata davanti ad un affittacamere di Battaglia. I carabinieri hanno chiamato rinforzi e predisposto un blitz nel mini appartamento occupato da Pengo. Il rapinatore ha abbozzato un tentativo di reazione ma è stato ben presto bloccato e ammanettato. Sono stati sequestrati vestiti e denaro. In un armadietto è stata recuperata la pistola: un revolver calibro 38, sprovvisto di matricola abrasa e i sei colpi inseriti nel tamburo. Un'arma che avrebbe potuto tranquillamente sparare. Pengo è stato sottoposto a fermo con l'accusa di rapina. Sono ora in corso le indagini per stabilire quanti colpi abbia messo a segno negli ultimi due o tre mesi. Il 49enne agiva con estrema decisione arma in pugno e il volto parzialmente coperto. A molte delle vittime sono però rimasti impressi nella mente i suoi occhi azzurri. Viene definito un duro, un soggetto tanto pericoloso quanto agile e scattante, e in grado di premere il grilletto. Sarebbero almeno una decina le rapine di cui è sospettato, tra cui quelle alle tabaccherie di via Siracusa (13 gennaio) e Chiarentin di via Piovese (26 gennaio), alla farmacia Guadalupi di via Armistizio (31 gennaio), alla farmacia di via del Castello a Pernumia (3 febbraio), alla farmacia di via Cardan e alla tabaccheria di via Grassi (13 febbraio).

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