Il neonato piange, lui picchia la moglie

Venerdì 30 Settembre 2016
Sono sposati da quattro anni. Ma da quando lei l'ha raggiunto in Italia, circa tre anni fa, il loro rapporto si è inesorabilmente deteriorato. Colpa del suo comportamento autoritario, minaccioso, spesso violento. È l'ennesima storia di soprusi e angherie tra le mura domestiche quella venuta a galla l'altra notte negli uffici della questura quando una bengalese 23enne, madre di un figlio in tenerissima età, si è finalmente decisa a denunciare la lunga sequela di maltrattamenti. Sono le due di notte quando la poveretta è costretta a chiamare il 113. Sostiene di essere stata picchiata dal consorte. Gli agenti della volante si precipitano in via Dossi. La giovane presenta alcune tumefazioni al naso e all'occhio destro. Viene affidate alle cure dei sanitari del Suem. Al pronto soccorso si provvede alla medicazione: solo contusioni di lieve entità, con una prognosi di guarigione di sette giorni. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La 23enne ne ha abbastanza di quell'uomo con cui non condivide più nulla, neppure il letto. Ai poliziotti che raccolgono la sua denuncia racconta quanto avvenuto poche ore prima. Il marito, anch'egli di origini bengalesi, 34enne, stava tranquillamente dormendo quando era stato svegliato di soprassalto dal pianto disperato del figlio. Non aveva trovato di meglio che prendersela con la poveretta, riempiendola di schiaffi e di improperi. La 23enne era stata costretta ad afferrare il piccolo dalla culla e a prenderlo in braccio per poi scappare da una stanza all'altra, nel tentativo di evitare i fendenti dell'uomo ormai completamente fuori di senno. Purtroppo nella colluttazione la giovane ha avuto la peggio. Non è riuscita infatti a schivare alcuni colpi che l'hanno raggiunta al volto. A quel punto ha trovato la forza di uscire di casa e chiamare la polizia. Il marito violento è stato accompagnato a sua volta negli uffici di piazzetta Palatucci. Dopo le procedure di identificazione è scattata la denuncia a piede libero per maltrattamenti in famiglia.

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