I sindacati ai Comuni e alle aziende «Riduzione Irpef e benefit-asilo»

Venerdì 24 Marzo 2017
(E.F.) In Veneto sono 850 mila le persone in stato di disagio sociale ed economico, e le amministrazioni hanno le mani legate dal taglio delle risorse statali. Per queste ragioni le tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di portare avanti unitariamente una contrattazione sociale territoriale tra i comuni di tutta la provincia e il mondo imprenditoriale. Sono state 25 le amministrazioni che si sono confrontate con i sindacati, e tra queste c'è anche quella padovana, in particolare il settore dei servizi sociali su tariffe dei servizi, rette di asili nido e case di riposo, affitti, costo della non autosufficienza. «Stiamo chiedendo ai comuni la possibilità di aumentare la fascia di esenzione spiega Alessandra Stivali di Cgil Padova - partendo da un reddito di 10 mila euro. Limena, Selvazzano e Piazzola sul Brenta hanno già approvato la proposta, mentre con altri comuni stiamo ancora discutendo, in particolare con Rubano e Piove di Sacco». Sul fronte sanitario, lo Spi Cgil si sta confrontando con l'Ulss 6: «Alcuni provvedimenti previsti dal piano sanitario regionale, come le unità di medicina territoriali, consentirebbero alle famiglie di avere un sollievo dalle rette delle case di riposo dichiara Ivana Fogo segretaria del sindacato Pensionati - Novità assoluta è quella messa in evidenza da Francesca Pizzo di Cisl Pd-Ro, riguardante il servizio di Nido: «Chiediamo alle aziende di prevedere un benefit per i lavoratori, completamente defiscalizzato per le imprese».

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