Fatture false per operazioni inesistenti, chieste le condanne dei vertici di Progress

Sabato 24 Settembre 2016
(L.I.) Due condanne e quattro assoluzioni sono state sollecitate al processo per la mega evasione fiscale da 93 milioni di euro che ruotava attorno a Progress & Partners, la nota concessionaria pubblicitaria padovana. Ad oltre dieci anni dai fatti il pubblico ministero Roberto D'Angelo ha dovuto prendere atto dell'intervenuta prescrizione di molti capi d'accusa e del mancato raggiungimento della prova per altri, limitando le richieste di condanna a tre imputazioni. Un anno e quattro mesi: queste le pene formulate nei confronti di Alberto Vazzoler, 57 anni, originario di San Donà di Piave con domicilio a Padova, e Elena Manganelli Di Rienzo, 41 anni, pure di Padova con residenza a Londra, amministratori di fatto o di diritto di Mediatica srl, Concept srl e Phonetica srl, le tre società-cartiere funzionali al giro di false fatturazioni per operazioni inesistenti. Le assoluzioni nel merito o per prescrizione riguardano Claudio Galesso, 59 anni, di Padova, Lorenzo Schievano, 61 anni, di Mestre, Giorgio Saretta, 60 anni, residente a Montegrotto, già presidente di Progress Pubblicità, e Mario Canova, 64 anni di Padova. Per il collegio di difesa, gli avvocati Ambrosetti, Siva, De Toni, Fogliata e Pinelli, tutti i capi d'accusa sono ormai coperti dalla prescrizione, a margine di un contraddittorio in cui le imputazioni non avrebbero trovato adeguati riscontri. Non sarebbe stato accertato nemmeno se Elena Manganelli Di Rienzo ha distrutto o nascosto i libri contabili delle società. La sentenza del giudice Beatrice Bergamasco è attesa per il prossimo 12 gennaio.
Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 13:30

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