Ex caserma Prandina, ultimi giorni di apertura

Martedì 23 Agosto 2016
Ultimi giorni di vita per il centro di prima accoglienza dell'ex caserma Prandina di via Orsini. Le 16 donne, alcune in attesa di un bambino, saranno ricollocate in strutture che ospitano già altre donne o mamme con bambini. Nei giorni scorsi, alcune sono state accolte negli appartamenti destinati alla micro accoglienza gestiti dalla cooperativa "Percorso vita" onlus, creata da don Luca Favarin. Sono quindi gli ultimi giorni di apertura, l'hub cittadino che la scorsa estate era arrivato a ospitare nella tendopoli eretta in tutta fretta il primo luglio 2015 oltre 500 richiedenti asilo. Da un paio di mesi, quando il grosso degli immigrati è stato trasferito nell'ex base militare di San Siro di Bagnoli, è stato utilizzato da Ecofficina Educational che lo gestisce, come una sorta di punto di sosta. Anche ieri sono arrivati in città una ventina di richiedenti asilo che sono stati accompagnati nell'ex caserma. Qui hanno avuto modo di fare una doccia, cambiarsi ed essere rifocillati in attesa, nel primo pomeriggio, di essere accompagnati in Questura per le procedure di identificazione e il rilascio dei documenti. Gli immigrati hanno poi preso la strada dell'hub di Bagnoli. La Prandina sta quindi per essere totalmente svuotata, poi verranno smontate anche le casette prefabbricate che, nel novembre scorso, avevano sostituito le tende. Parte dei prefabbricati e dei container sono già stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Bagnoli. Se l'ex caserma si sta svuotando, placando le proteste di molti cittadini che sottolineavano i gravi disagi provocati dalla presenza di tanti immigrati, così non è per i giardini delle Mura di piazzale Savonarola. Diversi residenti si sono rivolti anche al sindaco per segnalare come, soprattutto di pomeriggio, ai giardinetti si ritrovino decine di immigrati come accadeva quando l'ex Prandina ospitava centinaia di richiedenti asilo. Immigrati che si riversavano anche nel vicino parco Prandina che per questo, dall'estate scorsa, è stato riservato solo ai bambini e ai loro accompagnatori o alle persone anziane. Tanti residenti però portavano i loro cani al piccolo giardinetto delle Mura o si fermavano qualche ora sulle panchine all'ombra degli alberi. Utilizzo ora impossibile in quanto le panchine ma anche il prato è monopolizzato da decine di immigrati che vi si danno appuntamento arrivando in bicicletta o a piedi da diverse zone della città.

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