Escort rapinata e sequestrata per due ore

Domenica 24 Settembre 2017
Escort rapinata e sequestrata per due ore
TERRORE
PADOVA Per due lunghissime ore in balìa di un cliente completamente fuori di senno, sotto l'effetto della cocaina. È la terribile esperienza capitata ad una escort romena di 26 anni. Ha accettato senza esitazioni l'invito di un uomo che aveva già incontrato in un paio di occasioni. Non avrebbe mai immaginato quello che le sarebbe capitato. La vicenda risale a lunedì scorso. La ragazza riceve la chiamata dal cliente. Lo riconosce. Ha già trascorso un paio di serate con lui. L'uomo le dice di salire in macchina e di raggiungerlo a casa sua. La vuole vestita da impiegata e con le autoreggenti. La giovane si mette al volante. Attraverso Google Map il cliente le trasmette un indirizzo di Piombino Dese. La escort lo raggiunge. Non fa neppure in tempo ad entrare nell'appartamento che l'uomo, nella semioscurità, la afferra con forza da dietro cercando di immobilizzarla per le braccia. La 26enne prova a reagire. Caccia un urlo nel tentativo di attirare l'attenzione di qualcuno in grado di prestarle soccorso. Il cliente perde la testa. L'afferra per il collo fino a rischiare lo strangolamento. Poi molla la presa ma le mette sotto il naso un coltello. E la minaccia di morte: «Se provi ancora a ribellarti farai una brutta fine». Spaventata a morte, la escort è costretta ad ascoltare lo squilibrato. Lui le ripete con insistenza che vuole i soldi. Ma la ragazza non ha contanti con sè. Avrebbe dovuto incassare il denaro con la prestazione sessuale. Le offre gli anelli e la catenina d'oro che indossa ma i preziosi non bastano a calmarne la furia. Lui vuole altro denaro.
IL SEQUESTRO
La obbliga a risalire sulla sua auto. Lui prende posto sul sedile del passeggero e la tiene sotto scacco con il coltello puntato addosso. I due si allontanano assieme. Fatto tappa ad un bancomat poco distante dove la 26enne, sempre controllata a vista dallo squilibrato, effettua un prelievo di 250 euro. Risale in auto, consegna il denaro al cliente ma ancora non basta. L'uomo le intima di rimettersi in marcia e di imboccare la strada verso Padova. La ragazza è costretta a percorrere oltre venti chilometri, fino a Camin. È nei pressi di via Vigonovese che l'uomo ha fissato l'appuntamento con uno spacciatore. Con parte del denaro appena prelevato dalla vittima acquista un paio di dosi di cocaina. Non perde tempo nel consumarla. Sniffa rapidamente lo stupefacente in macchina, sotto gli occhi sempre più atterriti della poveretta. Alla fine le ordina di riaccompagnarlo a Piombino.
LE INDAGINI
Soltanto quando lo vede scendere dalla vettura capisce che l'incubo è svanito. Riprende la via della città e si dirige direttamente verso la caserma dei carabinieri di via Rismondo. Poi si reca al pronto soccorso dove le vengono riscontrate contusioni al collo, con una prognosi di 7 giorni. Gli investigatori della stazione di Padova principale, diretti dal maresciallo Alberto Di Cunzolo, non perdono tempo nell'avviare gli accertamenti. Non è facile risalire al cliente. L'utenza cellulare da cui ha contattato la ragazza risulta intestata ad una persona estranea ai fatti. Nell'abitazione in cui i due si sono incontrati non c'è anima viva. Alla escort ha inoltre fornito un nome falso. Soltanto attraverso una serie di accertamenti tecnici si riesce a risalire a Mattia Favaro, 40enne impiegato in una ditta, residente a Piombino Dese. L'uomo ha precedenti per lesioni personali e guida in stato di ebbrezza. La vittima lo riconosce dalla foto segnaletica. A quel punto il sostituto procuratore Roberto Piccione ha tutti gli elementi necessari per sollecitare un provvedimento restrittivo. Praticamente a tempo di record il gip Tecla Cesaro firma l'ordinanza di custodia cautelare. Mattia Favaro è stato arrestato l'altra mattina nel suo domicilio di Piombino. Da qualche giorno era a casa dal lavoro per malattia. È stato accompagnato al carcere di strada Due Palazzi. Proprio ieri ha compiuto 40 anni. Dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona, rapina e lesioni.
Luca Ingegneri

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