(Al.Rod.) Palazzo Moroni stanzia 400mila euro per l'ultimo stralcio del progetto di restauro dei Musei civici. L'intervento in questione riguarda il cosiddetto chiostro dell'Albini. Il progetto di restauro originale prevedeva una copertura in vetro e acciaio per il chiostro in questione. Poi però è arrivato lo stop della Soprintendenza. «L'intervento in questione - ha spiegato ieri l'assessore all'Edilizia monumentale Paolo Botton - prevede il restauro del chiostro minore e del pavimento e della pensilina lungo la chiesa Eremitani, il consolidamento del muro di cinta nord est, oltre all'adeguamento del senso di apertura delle vie d'esodo ai fini dell'ottenimento del certificato di prevenzione incendi».
Una volta terminato questo intervento, potrà dirsi finalmente chiusa una vicenda che si trascina da oltre 6 anni e che comprendeva anche il nuovo padiglione concluso qualche mese fa con una caffetteria, un'aula didattica, una sala conferenze da 200 posti e nella sala superiore un laboratorio di restauro. Il progetto, prende infatti forma e sostanza il 14 dicembre 2010 quando l'amministrazione Zanonato, dopo anni di discussione, approva l'intervento dall'importo complessivo di 5 milioni di euro. Intervento che l'anno successivo incassa un contributo regionale (a sua volta mutuato dall'Unione europea) da 3milioni di euro. Contributo a cui si aggiunge il 1milione 150mila euro messo a disposizione dalla Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo. Alla fine, il 3 aprile 2012 viene messo in gara un progetto esecutivo da 4milioni 659mila euro, di questi 3milioni 778mila euro sono destinati ai lavori. Tramite una procedura aperta, ad aggiudicarsi l'appalto per 3milioni 237mila euro, sarà il 24 dicembre 2012 l'impresa romana A.P. Costruzioni generali srl che, tra le altre cose, finirà sotto inchiesta per la vicenda legata alla realizzazione abusiva di 5 mini appartamenti nell'ex casa del custode all'interno del complesso della Basilica del Santo. Tra un rinvio e l'altro, la consegna dei lavori avviene il 26 marzo 2015 dalla subentrata Sicea.
Una volta terminato questo intervento, potrà dirsi finalmente chiusa una vicenda che si trascina da oltre 6 anni e che comprendeva anche il nuovo padiglione concluso qualche mese fa con una caffetteria, un'aula didattica, una sala conferenze da 200 posti e nella sala superiore un laboratorio di restauro. Il progetto, prende infatti forma e sostanza il 14 dicembre 2010 quando l'amministrazione Zanonato, dopo anni di discussione, approva l'intervento dall'importo complessivo di 5 milioni di euro. Intervento che l'anno successivo incassa un contributo regionale (a sua volta mutuato dall'Unione europea) da 3milioni di euro. Contributo a cui si aggiunge il 1milione 150mila euro messo a disposizione dalla Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo. Alla fine, il 3 aprile 2012 viene messo in gara un progetto esecutivo da 4milioni 659mila euro, di questi 3milioni 778mila euro sono destinati ai lavori. Tramite una procedura aperta, ad aggiudicarsi l'appalto per 3milioni 237mila euro, sarà il 24 dicembre 2012 l'impresa romana A.P. Costruzioni generali srl che, tra le altre cose, finirà sotto inchiesta per la vicenda legata alla realizzazione abusiva di 5 mini appartamenti nell'ex casa del custode all'interno del complesso della Basilica del Santo. Tra un rinvio e l'altro, la consegna dei lavori avviene il 26 marzo 2015 dalla subentrata Sicea.
