Ecco gli scatti di pazzia

Lunedì 27 Febbraio 2017
Scott Typaldos, svizzero di Losanna, 40 anni, dal 2010 sviluppa un approfondito e esteso lavoro di ricerca fotografica sulla malattia mentale e le sue relazioni con la società, per definizione, normale. Il progetto, chiamato Butterfly del quale ha realizzato fino ad oggi quattro capitoli fotografando i malati di mente- o le persone definite tali- nei manicomi di Africa Occidentale, Kossovo, Bosnia e Indonesia, mentre un quinto capitolo, in preparzione riguarda le Filippine.
Un lavoro duro, in cui Scott sbatte in faccia in modo crudo e diretto la realtà di queste persone, le condizioni drammatiche in cui vivono. Lui però non vuole essere definito un fotogiornalista: il suo lavoro non è di denuncia, piuttosto è un lavoro di ricreca e di introspezione sul lato oscuro di ognuno di noi. Un lavoro che non vuole dare risposte ma piuttosto suscitare domande. E che vuole indagare le relazioni che ci sono tra la società, le sue regole, i suoi tabu e le patologie mentali. Una fotografia quella di Scott, impossibile da ignorare, che costringe a prendere posizione e che ha ottenuto numerosi prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale.
L'appuntamento è alle 21, alla Galleria Irfoss in Corso Vittorio Emanuele 164.

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