Dramma in ospedale: neonato muore dopo il parto

Sabato 23 Settembre 2017
IL DRAMMA
PADOVA Il momento più bello, la vita nascente, si è trasformato in tragedia. Un bambino è deceduto subito dopo essere venuto al mondo gettando nello sconforto non solo i genitori ma anche il personale sanitario tutto. Il dramma si è consumato nella sala parto della Clinica ostetrico-ginecologica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova. L'altra notte una donna ha vissuto quello che di più brutto può accadere nella vita di una gestante che si appresta a diventare mamma. La vicenda in ambiente ospedaliero è comprensibilmente coperta dal massimo riserbo per rispetto di una famiglia e del suo devastante dolore. La donna, giunta verso il termine della gravidanza, pare sia andata incontro ad alcune complicazioni tanto che si è reso necessario procedere il cesareo, un intervento non programmato ma effettuato d'urgenza. L'operazione ostetrica praticata per espletare il parto attraverso l'incisione delle pareti addominali e uterine è andata a buon fine. Il bimbo, nato vivo, era in buone condizioni, almeno così sembrava dai primissimi esami effettuati sul corpicino. Improvvisamente e inavvertitamente però la situazione è precipitata: il piccolo è andato in arresto cardio-circolatorio e a nulla sono valse le lunghissime manovre rianimatorie messe in atto fin dalla sala parto, la cui attività è monitorizzata in tempo reale da sistemi informatici. La Clinica ginecologica patavina è del resto punto di riferimento per le gravidanze a rischio e fornisce anche uno specifico supporto psicologico. Obiettivo dell'unità operativa complessa è aiutare le mamme e le coppie a vivere la gravidanza e il parto nel modo più naturale possibile cercando di prevenire o diagnosticare precocemente le eventuali complicanze in modo da risolverle con la massima salvaguardia della salute della madre e del bambino. Nel centro si adeguano insomma le procedure assistenziali ai migliori standard internazionali circoscrivendo il numero dei tagli cesarei ai quadri clinici dove realmente si rende necessario, così come suggeriscono le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità che ne raccomanda un uso accorto, ricorrendo alla medicalizzazione solo nei casi in cui non si può fare altrimenti. Insomma un reparto di prim'ordine dove, insieme alla Divisione ostetrica, ogni anno vedono la luce circa 3.200 bambini. Ma non sempre purtroppo c'è da gioire: ogni anno in Italia mille neonati muoiono subito dopo il parto e il doppio al termine della gravidanza. Per accendere i riflettori su questi lancinanti drammi, spesso vissuti in solitudine, è nata nel 2006 l'associazione nazionale Ciao Lapo, promossa dalla psicoterapeuta Claudia Rivaldi, mamma di Lapo, morto in grembo un giorno prima della data di nascita presunta.
Federica Cappellato

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