Delitto Noventa, slittano le motivazioni

Sabato 23 Settembre 2017
L'OMICIDIO
PADOVA Il termine per depositare le motivazioni della sentenza del delitto Noventa è scaduto ieri. Il Gup Tecla Cesaro si è presa ulteriore tempo e ha fissato la nuova data per il 30 di ottobre. Il giudice sta eseguendo un lavoro certosino per spiegare come è arrivata a condannare i due fratelli Freddy e Debora Sorgato a trent'anni, e la tabaccaia Manuela Cacco a 16 anni e dieci mesi. Tutti e tre erano accusati di omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere. La tabaccaia anche di stalking nei confronti di Isabella e di simulazione di reato. Intanto non si è mai smesso di cercare il corpo della segretaria di Albignasego, uccisa dai fratelli Sorgato con la complicità della Cacco la sera tra il 15 e il 16 gennaio dell'anno scorso. In estate sarebbero stati compiuti ulteriori sopralluoghi sui campi attorno alla villa di Freddy in via Sabbioni 11 a Noventa. Freddy, dietro alle sbarre, avrebbe detto di avere occultato il corpo di Isabella nei terreni agricoli vicino alla sua abitazione. Non è invece ancora chiusa l'indagine, condotta sempre dal sostituto procuratore Giorgio Falcone, sulle pistole trovate nell'abitazione dell'ex carabiniere ed ex compagno di Debora, Giuseppe Verde. L'ex maresciallo la sera del 7 marzo dell'anno scorso ha fatto trovare agli inquirenti nell'armadio della sua abitazione di via Vigonovese a Camin, nella parte del mobile utilizzato da Debora, una scatola con all'interno un paio di pistole e 124 mila euro in contanti. Una Beretta calibro 7.65 con il colpo in canna e altri 71 proiettili a disposizione, e un'Astra di fabbricazione spagnola, calibro 9x21, corredata da 51 proiettili. E secondo le analisi effettuate dai carabinieri del Ris di Parma, le armi e il denaro sarebbero direttamente riconducibili alla donna delle pulizie.
Marco Aldighieri

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