GLI AFFARI
BAGNOLI Una ditta di tutto rispetto, non un paravento, almeno apparentemente, la L.B. di Benedetto Allia. Impresa individuale, con sede in via VI strada, nella zona industriale di Bagnoli, dove oltre al titolare, lavorava anche il padre Salvatore, fino allo scorsa primavera, quando è stato arrestato per finire di scontare una pena relativa ad un fatto di sangue avvenuto anni prima. La L.B. dal 2009 si occupa di verniciature e sabbiature di metalli e pare che il lavoro non mancasse in azienda, vedendo il materiale depositato all'esterno, in attesa di essere trattato, ma ascoltando anche qualche commento in paese a Bagnoli. «Offrono lavoro abbastanza facilmente, anche a giovani del posto - racconta un uomo - e credo che abbiano acquistato alcuni dei capannoni che occupano, in tutto avranno almeno quindici dipendenti». In un contesto, il Conselvano, dove di capannoni vuoti e ditte storiche che fanno fatica a tirare avanti, o addirittura chiudono, l'attività particolarmente fiorente riferita agli imprenditori di origine catanese. Un anonimo interlocutore racconta che «i due, padre e figlio, erano soliti proporsi in giro per sponsorizzazioni o sostegno di attività anche benefiche, come la compartecipazione ai costi per i carri di carnevale che si fanno a Bagnoli, poi però sono intervenute delle persone ben informati che ci hanno suggerito di non accettare queste offerte di aiuto e penso che sia stato meglio così», aggiunge l'uomo, che sembra conoscere bene la storia imprenditoriale degli Allia. Sembra inoltre che la famiglia catanese, che risiede a Monselice, sia indirettamente interessata anche ad altre attività attraverso una intreccio di ditte, tra le quali ve ne sarebbe una che si occupa del noleggio di auto di lusso. Ecco spiegato il motivo per il quale padre e figlio si vedevano in giro tra Conselvano e Monselicense alla guida di vetture come Ferrari o Maserati.
n.b.
BAGNOLI Una ditta di tutto rispetto, non un paravento, almeno apparentemente, la L.B. di Benedetto Allia. Impresa individuale, con sede in via VI strada, nella zona industriale di Bagnoli, dove oltre al titolare, lavorava anche il padre Salvatore, fino allo scorsa primavera, quando è stato arrestato per finire di scontare una pena relativa ad un fatto di sangue avvenuto anni prima. La L.B. dal 2009 si occupa di verniciature e sabbiature di metalli e pare che il lavoro non mancasse in azienda, vedendo il materiale depositato all'esterno, in attesa di essere trattato, ma ascoltando anche qualche commento in paese a Bagnoli. «Offrono lavoro abbastanza facilmente, anche a giovani del posto - racconta un uomo - e credo che abbiano acquistato alcuni dei capannoni che occupano, in tutto avranno almeno quindici dipendenti». In un contesto, il Conselvano, dove di capannoni vuoti e ditte storiche che fanno fatica a tirare avanti, o addirittura chiudono, l'attività particolarmente fiorente riferita agli imprenditori di origine catanese. Un anonimo interlocutore racconta che «i due, padre e figlio, erano soliti proporsi in giro per sponsorizzazioni o sostegno di attività anche benefiche, come la compartecipazione ai costi per i carri di carnevale che si fanno a Bagnoli, poi però sono intervenute delle persone ben informati che ci hanno suggerito di non accettare queste offerte di aiuto e penso che sia stato meglio così», aggiunge l'uomo, che sembra conoscere bene la storia imprenditoriale degli Allia. Sembra inoltre che la famiglia catanese, che risiede a Monselice, sia indirettamente interessata anche ad altre attività attraverso una intreccio di ditte, tra le quali ve ne sarebbe una che si occupa del noleggio di auto di lusso. Ecco spiegato il motivo per il quale padre e figlio si vedevano in giro tra Conselvano e Monselicense alla guida di vetture come Ferrari o Maserati.
n.b.
