Dal paradiso all'inferno, due padovane a Ischia

Mercoledì 23 Agosto 2017
Dal paradiso all'inferno, due padovane a Ischia
Prima il buio del black out, poi la gente impaurita che correva da ogni parte. Doveva essere una vacanza spensierata tra amiche, invece si è trasformata in un incubo. Solo per un colpo di fortuna due giovani padovane non si sono trovate nel mezzo dell'epicentro del terremoto di Ischia.
Le due ragazze, Mariachiara Bertipaglia, 29enne di Conselve che lavora in uno studio di ingegneria di Padova, e Serena Rovarin, 25enne di Baone che lavora come segretaria ad Arre, si trovano ancora nell'isola campana e stanno passando gli ultimi due giorni di vacanza nel terrore di una nuova scossa.
«Ieri sera (lunedì, ndr) - racconta Mariachiara - stavamo cenando quando si sono spente improvvisamente tutte le luci, anche quelle del porto. Non abbiamo avvertito la scossa, ma finito di cenare siamo uscite per la consueta passeggiata serale e abbiamo visto centinaia di persone che si erano riversate in strada visibilmente spaventate. Una signora si è avvicinata chiedendoci se stavamo bene e ci ha avvisato del terremoto. a quel punto abbiamo cercato di contattare i famigliari ma i cellulari funzionavano male. Continuavano a passare vigili del fuoco e ambulanze».
Dopo la scarica di adrenalina, arriva la paura: «Salite in stanza abbiamo guardato gli aggiornamenti e abbiamo visto che la zona colpita era quella dov'è eravamo state nel pomeriggio stesso, ai giardini Negombo. Poi hanno iniziato ad arrivare messaggi da amici e parenti per sapere se stavamo bene. Abbiamo passato la nottata con la paura di una nuova scossa».
Ieri mattina le due giovani hanno preso coscienza di quel che stava capitando: «Ci siamo svegliate indecise sul da farsi, se restare o partire anche noi visto il panico da cui mi ero fatta prendere. Nonostante tutto abbiamo deciso di rimanere almeno fino a questa sera (ieri, ndr) rassicurate dal personale dell'hotel ma restando comunque nelle zone limitrofe al porto. Sappiamo che l'isola si sta svuotando».
Quel che è capitato ha fatto cambiare i piani alle due giovani: «Non abbiamo intenzione di spostarci molto in questi ultimi due giorni di permanenza, sia a causa della paura ma anche perché qui molte zone sono impraticabili. Il sito con cui abbiamo prenotato ci ha contattato immediatamente per conoscere le nostre condizioni ed offrirci supporto in caso di necessità. Restiamo in attesa di decidere cosa fare anche se siamo ancora molto indecise».
Nella bellissima isola di fronte a Napoli, la situazione è caotica: due vittime, 42 feriti di cui uno grave, 2.600 sfollati e centinaia di persone in fila agli scali portuali per lasciare d'Ischia dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4 che alle 20,57 di lunedì ha colpito le acque a largo dell'isola. Tre bambini sono stati estratti vivi dalle macerie, così come due uomini e due donne. Paura tra i tanti turisti in vacanza sull'isola tanto che molti sono già rientrati con traghetti straordinari.

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