Comprava auto coi soldi dello spaccio: arrestato

Lunedì 27 Marzo 2017
Era stato condannato in Italia per riciclaggio di denaro proveniente dall'attività di spaccio di droga, ma si era rifugiato a Marsiglia. Il soggiorno francese di Imed Mekdi, tunisino di 45 anni, è finito: è estradato e ora è in arresto nel carcere di Ventimiglia, in provincia di Imperia.
Sul capo del nordafricano, regolarmente residente a Padova, pendeva un mandato europeo: è stato accusato di essere una figura di spicco dell'organizzazione criminale che metteva al sicuro i proventi dell'attività di spaccio avvalendosi di una banca clandestina. È il cosiddetto metodo «Hawala»: consente di trasferire denaro in patria utilizzando un intermediario nel luogo di destinazione dei soldi, senza dover effettuare nessuna operazione tracciabile. Si fanno quindi arrivare ingenti somme ai familiari senza correre rischi e nel contempo si può ottenere la disponibilità di grosse cifre per l'acquisto di partite di droga.
L'ordinanza di custodia cautelare del giudice Cristina Cavaggion è arrivata a seguito dell'operazione «Money laundering» condotta dagli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Benedetto Roberti.
Imed Mekdi era la persona che fisicamente portava i soldi in Germania, per poter acquistare auto con soldi sporchi, per poi portarle in Tunisia via Marsiglia.

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