Colonnina a 34 gradi: è già grande caldo

Giovedì 22 Giugno 2017
Colonnina a 34 gradi: è già grande caldo
L'estate è appena iniziata ma Padova e provincia hanno già un piede nella bocca del solleone.
Le centraline dell'Arpav posizionate nelle varie località del padovano stanno infatti fornendo un quadro decisamente bollente della situazione. La giornata di ieri è stata infatti la dodicesima di fila con le massime superiori ai trenta gradi, ma le cose peggioreranno.
Ieri pomeriggio sono stati toccati i 34 gradi a Campodarsego, mentre il limite dei 33 gradi è stato superato a Ospedaletto Euganeo (33,4) e Tribano (33,8). Nel resto del padovano le massime hanno polverizzato ovunque il tetto dei 30 gradi. E martedì non è andata molto meglio: Galzignano si è guadagnata ancora una volta la palma di località più calda della provincia fra le più calde del Veneto - arrivando a 34 gradi, in una giornata che in tutta la regione è apparsa fresca e ventilata, soprattutto se messa a confronto con il filotto di medie altissime dei giorni precedenti.
La temperatura media più alta della provincia è stata registrata a Teolo, che con 24,6 gradi si piazza nel podio delle aree mediamente più calde del Veneto. Hanno preso una bella boccata d'aria fresca invece i residenti di Campodarsego, dove l'altra notte la centralina ha fatto segnare una minima di appena 12,9 gradi. Roba da felpa, se messa in relazione con i 19,4 gradi notturni di Cinto Euganeo o con i 18 di Padova. Per una manciata di giorni, sul finire della settimana scorsa, molti paesi fra la Bassa e i colli non sono mai andati sotto i 20 gradi. Cosa dobbiamo aspettarci dal meteo nei prossimi giorni? Da oggi le temperature torneranno a marciare verso l'alto anche le massime e si raggiungeranno probabilmente i primi picchi di calore del 2017. La tendenza per domani è di un ulteriore e marcato aumento nella tabella delle temperature massime. Alcuni siti di informazione meteorologica avvertono che si potrebbe arrivare attorno ai 38 gradi fra venerdì e sabato. Da Confagricoltura arriva l'allarme per la siccità: i bacini idrici sono ormai quasi esauriti in tutta la provincia e si registrano perdite del mais, che non cresce e si sta seccando. Il raccolto è già compromesso e se non dovesse piovere per altri 20 giorni il danno sarà totale.

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