Casa in città meno care, ora si compra di più

Mercoledì 26 Luglio 2017
Casa in città meno care, ora si compra di più
(L.M.) Transazioni in aumento ma prezzi in calo per quanto riguarda il mercato immobiliare in città. È quanto emerge dal rapporto redatto da Nomisma sull'andamento del mercato immobiliare nei primi sei mesi di quest'anno.
L'osservatorio ha monitorato 13 città, Padova è risultata essere quella dove i prezzi hanno subito il calo maggiore. Nelle compravendite la flessione si attesta sull'1,2% sui sei mesi e al 2,3% su base annua. Sono aumentati anche i tempi di vendita: ora in media un immobile viene venduto dopo 8 mesi e mezzo dall'arrivo sul mercato. Sembrano aver raggiunto un equilibrio i prezzi degli immobili in vendita nelle zone di pregio pari a più 0,2%. Un segno positivo arriva anche dall'entità degli sconti, ossia il 14% nei primi 6 mesi di quest'anno mentre nel 2016 era attestato al 15%. Il 60% delle transazioni riguarda l'acquisto della prima casa mentre l'acquisto per investimento è del 10,3%.
Va meglio nel settore commerciale dove si registra un segno positivo pari al 22,2% relativo al 2016 ma nonostante il segno positivo si tratta di un volume di transizioni ben lontano da quello registrato prima della crisi. Lo scorso anno è aumentato anche il direzionale che ha fatto segnare 11 transazioni con una crescita pari al 10,7% su base annua. Analizzato anche l'ambito del terziario, per gli studi professionali la zona preferita resta il centro storico mentre l'area che comprende la zona Fiera, Tribunale e Stanga sembra essere la meta preferita per insediare banche e assicurazioni. I prezzi comunque anche in questo settore continuano a scendere attestandosi su un meno 1,8% semestrale pari al meno 2,8 su base annua, per questa tipologia di immobili salgono anche i tempi di vendita che in media sfiorano l'anno, ossia 11 mesi e mezzo. Gli applicati per questi acquisti sono lievemente diminuiti fermandosi al 16%. Sempre in flessione, anche se lieve, il settore locazioni i cui tempi si attestano sui 7,5 mesi.
Le previsioni per il secondo semestre 2017 confermano le aspettative di crescita nel residenziale anche se in lieve calo rispetto al primo semestre. «C'è stato un bel periodo ma ora è tornata la fase negativa, c'è movimento e richiesta ma poche le transazioni che vanno a buon fine - commenta Andrea Barato dell'agenzia San Fermo -, i prezzi sono crollati anche in centro che aveva sempre rappresentato lo zoccolo duro. Parliamo naturalmente di appartamenti normali: ad esempio un immobile da 700mila euro ora costa circa la metà».
Soddisfatta invece Giovanna Bozzan di Casa e case di via d'Acquapendente: «Gli anni buoni sono lontanissimi, ma da circa 3 mesi vedo una ripresa sia nelle vendite che negli affitti. C'è maggiore movimento e interesse nella clientela». Andamento senza alcuna ripresa per Maurizio Torresan, Immobiliare di viale Arcella: «Non vedo alcuna ripresa, poi si deve tener conto di tanti fattori. Consideriamo il volume d'affari, certo si vende, ma se un tempo ad esempio 100 immobili muovevano un milione di euro ora 110 transazioni raggiungono i 900.000 euro. Significa che il mercato non è in ripresa».

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