Bitonci: «Il mio messaggio non è stato capito dalla gente»

Lunedì 26 Giugno 2017
Bitonci: «Il mio messaggio non è stato capito dalla gente»
Massimo Bitonci ha atteso fino a dopo mezzanotte per scendere a piano terra della sede elettorale dell'Arcella, quando ha capito che il trend che vedeva Sergio Giordani primeggiare era irreversibile. «Abbiamo verificato tutte le sezioni e il distacco è ormai incolmabile. Senza nessun problema dico che abbiamo perso e faccio i miei auguri di buon lavoro a Sergio Giordani ha affermato Bitonci . Sette mesi di campagna elettorale sono stati troppo lunghi, anche il fatto di aver votato a giugno, quando si poteva farlo a maggio, ha influito. Noi faremo opposizione: come ho sempre dichiarato non lascio Padova, ho preso un impegno e lo porterò a termine. Vedremo come riuscirà a governare Giordani con questa maggioranza che va dalla destra all'estrema sinistra». Per quanto concerne l'analisi del voto, sottolineando che verrà fatta in un secondo tempo, ha rilevato che gli avversari sono stati bravi perché i voti di Arturo Lorenzoni, terzo al primo turno ma apparentato, sono quasi sovrapponibili a quelli del ballottaggio. «Porteremo avanti il nostro progetto ed io farò il capogruppo di opposizione ha chiuso . Non è stato capito il messaggio, non credo di aver sbagliato e non ho demonizzato l'avversario: sono altri che hanno demonizzato me non solo in campagna elettorale, ma anche durante la mia amministrazione. Il trend del voto è ormai stabilizzato auguri a Giordani e Lorenzoni». La serata alla sede dell'Arcella era iniziata intorno alle 22, Massimo Bitonci chiacchierava tranquillo con alcuni sostenitori all'esterno della sede. Intorno alle 22,30 si era poi ritirato al primo piano della sede, con lui i suoi più stretti collaboratori, cioè il segretario provinciale della Lega Nord Andrea Ostellari e l'assessore regionale Giuseppe Pan. Al piano terra era rimasta solo l'ex assessore Cinzia Rampazzo che accoglieva quanti erano arrivati per attendere il risultato, pieni di speranza. Col passare dei minuti il portico del complesso San Carlo si era affollato di sostenitori, mentre la saletta era stata riservata alle dirette televisive. Allo scoccare delle 23 tutti i presenti hanno cominciato a cercare notizie, dapprima sull'affluenza alle urne, alta, e in controtendenza rispetto al resto d'Italia. In tanti si erano lanciati in supposizioni dettate proprio dall'alta affluenza chiedendosi a chi potesse essere favorevole. Poi è iniziata la ricerca dei risultati dello spoglio, ma, presagendo che sarebbe stata una serata al cardiopalma, parlando di un testa a testa. Ad ogni nuova sezione spogliata si riaccendeva la speranza, o i volti diventavano scuri in un'alternanza continua. I risultati che arrivavano sui telefoni cellulari dei militanti, direttamente dai rappresentanti di lista dislocati ai seggi, suscitavano continui commenti. I dati del quartiere Mortise ad un certo momento avevano riacceso le speranze di una vittoria anche se di stretta misura, ma subito dopo l'allegria veniva spenta dai risultati dello spoglio delle sezioni di un altro quartiere. Intanto il rumoreggiare delle tantissime persone, arrivate pensando di partecipare ai festeggiamenti, continuava a crescere. Intorno a mezzanotte e mezza è arrivato all'Arcella anche l'ex assessore Alain Luciani, volto scuro e una domanda alla quale nessuno aveva una risposta: i voti del quartiere Arcella, che quasi tutti credevano destinati a Bitonci, erano invece spartiti tra i due contendenti. Dopo l'annuncio di Massimo Bitonci che riconosceva la vittoria dell'avversario, la speranza ha lasciato il posto alla rabbia, alla delusione e all'amarezza per tanti volontari e sostenitori che in questi mesi si erano fortemente impegnati per riportare Massimo Bitonci a Palazzo Moroni.

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