Bar da Mario al Bo, cambio di gestione È rivolta su Facebook: già 1300 iscritti

Martedì 15 Agosto 2017
Bar da Mario al Bo, cambio di gestione È rivolta su Facebook: già 1300 iscritti
(L.M.) Il Bar da Mario nel cortile interno del Bo potrebbe cambiare gestore. L'Università ha emanato un avviso pubblico di manifestazione di interesse, in scadenza il prossimo 8 settembre, per l'affidamento dello storico locale gestito dall'altrettanto storico barista Mario Sensi, 77 anni, che da decenni ha reso il piccolo bar una specie di seconda casa per tantissimi studenti.
Precise le caratteristiche richieste, dal canone mensile di base, mille euro, all'aver condotto locali in luoghi simili. Mario riaprirà il 20 agosto prossimo, non sono in vacanza però i suoi sostenitori. In paio di giorni hanno aperto una pagina Facebook dal titolo Salviamo il Bar da Mario al Bo, dove risultano già iscritte circa 1300 persone e dove la discussione ferve. In tanti raccontano le loro esperienze con Mario, Stefy e Luciano che si alternano al bancone sempre pronti ad accogliere gli studenti per festeggiare o per consolarli dopo un esame andato male. A raccontare aneddoti, ad ascoltare gli avventori quando parlano della loro vita non universitaria.
Il bar si deve salvare è un'istituzione, tuonano dalla pagina Facebook e lanciano idee. C'è chi chiede di verificare cosa effettivamente chiede il bando domandandosi se non possa essere una consuetidine il rinnovo triennale della gestione. Molti sono perplessi sui tempi e si interrogano sui tempi di un bando emanato l'8 agosto e che si chiuderà l'8 settembre, in periodo di vacanze. C'è anche chi ipotizza si tratti di un bando ad hoc e che un concorrente, definito misterX, sia già pronto. È stata anche lanciata l'idea di una sottoscrizione, accolta con entusiasmo, e tutti sono pronti a sborsare per raggiungere una somma che permetta a Mario di rilanciare sui mille euro d'affitto. Una solidarietà non solo padovana, a mobilitarsi anche studenti fuori sede o chi l'università l'ha finita ma porta Mario nel cuore e vuole aiutare. Si paventano anche manifestazioni pacifiche per sottolineare che non si può «cancellare in questo modo un pezzo di storia universitaria, una presenza preziosa e insostituibile». L'appello è al tribuno affinchè incontri i vertici ed il Rettore e si arrivi ad un chiarimento perché il primo ottobre prossimo sia non un giorno triste ma una degna celebrazione dei 60 anni di attività.

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