Analisi tecniche bloccate a Roma, processo rinviato per la terza volta

Domenica 23 Aprile 2017
(L.I.) L'accertamento tecnico era stato disposto con grande rapidità. E gli investigatori della Digos avevano consegnato personalmente ai colleghi della Sezione indagini su esplosivi ed infiammabili della Polizia scientifica, con sede in via Tuscolana, a Roma, i reperti di polvere da sparo sequestrati sul posto. Dal 4 maggio dell'anno passato, giorno in cui sono state effettuate le campionature, non si conoscono ancora i risultati della consulenza disposta dal pubblico ministero Sergio Dini. Restano quindi molti interrogativi attorno all'inchiesta sull'attentato del 10 dicembre 2015 al Centro Islamico Bengalese di via Jacopo da Montagnana, all'Arcella, per il quale sono accusati di danneggiamento pluriaggravato da finalità di discriminazione etnica e religiosa, in base a quanto previsto dalla legge Mancino, gli attivisti di Forza Nuova Simone Iscaro, 41 anni, e Diego Vecchiato, pure quarantunenne, entrambi residenti in città, assistiti dagli avvocati Ernesto Chirico, Pietro Masutti e Giovanni Adami.
L'accertamento tecnico dovrebbe chiarire la natura dei residui di polvere da sparo sequestrati sul luogo dell'attentato. Dovrebbe in altre parole spiegare se si tratta di materiale esplosivo od esplodente. Nei giorni scorsi il giudice Mariella Fino ha dovuto rinviare per la terza volta l'udienza preliminare, in attesa del deposito della consulenza. Si tornerà in aula il 21 giugno, senza alcuna certezza sull'effettiva consegna delle risultanze degli accertamenti.

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