«Aiuto a riconoscere i cadaveri»

Martedì 30 Agosto 2016
Uno dei primi aiuti da dare alle popolazioni colpite da gravi tragedie è quello del sostegno psicologico. Da Padova è arrivato nei paesi distrutti dal sisma il gruppo di supporto del Cisom, Il Corpo di Soccorso dell'Ordine di Malta. Un team di psicologi che già si è impegnato in altri luoghi colpiti da calamità naturali o tragedie di grande grandi dimensioni. Tra loro Mara Germani, che è impegnata ad Amatrice, uno dei tre centri distrutti, già dalle prime ore dopo il sisma.
«Abbiamo una formazione specifica e molta esperienza sul campo acquisita negli anni. Siamo stati presenti in Abruzzo, in Emilia, durante le alluvioni ma anche a Lampedusa - racconta Germani - Ero lì quando si è inabissata la barca, la tragedia nella quale sono deceduti 300 migranti».
Diverso è infatti il sostegno offerto alle persone colpite in base a quanto hanno dovuto vivere. «La prima cosa da fare quando si arriva è l'analisi dei bisogni immediati delle persone, poi si parte a creare una rete perché durante questi accadimenti si rompono tutti i collegamenti e scompaiono i punti di riferimento abituali - continua la psicologa - dobbiamo procurarci, ad esempio, i telefoni dei medici responsabili territoriali dei luoghi che anche loro possono essere vittime, avere un contatto con i soccorritori, con le associazioni presenti sul campo in pratica un quadro completo che renda meno complicati gli interventi».
Per il gruppo sono giorni di intenso lavoro accanto ai superstiti per supportarli in un frangente così difficile. Persone che in una manciata di minuti hanno perso gli affetti, i beni più cari, materiali ed affettivi, e gli animali.
«Abbiamo accompagnato anche i familiari delle vittime al riconoscimento delle salme, un percorso lungo iniziato con il mostrare delle foto perché si tratta di uno dei momenti più carichi emotivamente - spiega Germani - si rivive il dramma e si realizza concretamente la perdita, spesso consigliamo che a fare il riconoscimento sia un familiare o una persona meno strettamente legata al defunto. C'è chi reagisce parlando di ricostruzione ma si tratta di un tema al quale le persone si aggrappano, la situazione è impossibile da superare senza danno».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci