A un privato le richieste d'aiuto

Giovedì 30 Marzo 2017
A un privato le richieste d'aiuto
Aumenta la povertà in città e il Comune esternalizza la gestione delle richieste di accesso ai Servizi sociali. Complice la crisi economica e gli 8 milioni di tagli al Sociale che solo tra il 2013 e il 2015 sarebbero stati fatti a Padova (a denunciarlo sono i sindacati), nell'ultimo periodo le domande di aiuto arrivate a palazzo Moroni sarebbero aumentate in maniera esponenziale. Le richieste sarebbero talmente tante che il personale dei Servizi sociali, complici anche i tagli all'organico degli anni scorsi, non sarebbe più in grado di gestirle in maniera adeguata. In modo particolare a rivolgersi al Comune sono persone che non chiedono un'assistenza o servizi particolari. La richiesta è soprattutto un sostegno economico. Tante famiglie, infatti, non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, a pagare affitti, bollette e a fare la spesa. Insomma, il Comune, nel breve periodo non è in grado di gestire una situazione che potrebbe rivelarsi esplosiva. Da qui la decisione di affidarsi temporaneamente fino al 30 di settembre ad un soggetto esterno che si occuperà sia per la parte amministrativa, che per quella tecnica, della gestione delle richieste di aiuto che arrivano ai Servizi sociali. Nello specifico, chi si aggiudicherà il servizio dovrà migliorare ed espandere i servizi in favore delle fasce più deboli, monitorare i servizi in favore di anziani, disabili, minori, immigrati, profughi e famiglie in difficoltà, utilizzare i dati forniti dagli altri enti (Ulss, Regione ecc) per migliorare i servizi erogati, individuate le famiglie padovane in gravi difficoltà economiche e in difficoltà con il pagamento delle utenze, riorganizzare l'assegnazione del Reddito di inclusione attiva cercando di capire le vere necessità di ogni singolo richiedente. Dovrà essere poi realizzata una banca dati in cui vengono registrate tutte le prestazioni erogate dai servizi sociali. Banca dati che incrocerà domanda ed offerta. Data la somma urgenza dell'intervento, con una determinazione ad hoc del settore Servizi sociali si è deciso di procedere con l'affidamento diretto dell'appalto. Il bilancio 2017 destina così a questo nuovo servizio 48mila 190 euro. Il sociale, dunque, si conferma uno dei settori con le più alte criticità di tutta la macchina comunale e questa, esternalizzazione sarebbe qui a dimostrarlo. Sociale che durante l'amministrazione Bitonci, a più riprese, è stato al centro di feroci polemiche. Nell'autunno del 2015, l'allora primo cittadino del Carroccio è arrivato a cacciare dalla sua giunta l'assessore alle Politiche sociali Alessandra Brunetti considerata non in linea con la sua maggioranza. A sostituirla è stata poi chiamata Vera Sodero che ha dovuto fare i conti con decine di attacchi arrivati dall'opposizione. Ad un certo punto, circa un anno fa, la giunta leghista aveva commissionato un piano che prevedeva la completa esternalizzazione dei Servizi sociali all'allora Ulss 16, come già accade a Cittadella. Complice anche la caduta dell'amministrazione Bitonci, alla fine il piano è finito in un cassetto.

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