TREVISO - L'allarme meningite sta diventando sempre più intenso. Non passa

Mercoledì 15 Febbraio 2017
TREVISO - L'allarme meningite sta diventando sempre più intenso. Non passa
TREVISO - L'allarme meningite sta diventando sempre più intenso. Non passa giorno che la provincia di Treviso sia scossa da un nuovo caso. E sono già sette gli episodi che si sono registrati in questi giorni nella Marca. L'ultimo in questa drammatica sequenza - il settimo - dall'inizio di gennaio. Ieri mattina un 48enne di Treviso è giunto al'ospedale di Ca' Foncello con i sintomi tipici della malattia: febbre alta e nausea.
Gli esami dei laboratori della Microbiologia hanno dato la conferma: meningite da pneumococco. La stessa che solo il giorno prima aveva portato al ricovero di un 45enne di Paese. Entrambe forme non contagiose: non è stata necessaria alcuna profilassi per proteggere familiari e contatti più stretti. Le condizioni del 48enne sono risultata serie. A differenza degli altri casi, però, è stato ricoverato in Malattie infettive e non in Terapia intensiva. La prognosi resta riservata. Ma questo fa ben sperare. L'Ulss della Marca segue la situazione minuto per minuto. Alla base dell'escalation di diagnosi di meningite potrebbe esserci il virus dell'influenza che quest'anno è particolarmente forte.
«L'influenza stagionale è stata aggressiva: alcuni casi possono essere conseguenze di complicazioni della stessa sindrome influenzale spiega il direttore generale Francesco Benazzi ci rendiamo conto che la serie di coincidenze di questi giorni può generare apprensioni nei cittadini e non facilita la tranquillità di molti. Da parte dell'azienda sanitaria c'è il massimo dell'attenzione. Stiamo seguendo tutti i casi e i cittadini troveranno da parte nostra ogni giusta e adeguata risposta». Fino a ora nella Marca sono emersi due casi di meningite da meningococco di tipo C, la forma più aggressiva e contagiosa, e 5 di meningite da pneumococco. L'ultima da meningococco di tipo C è stata diagnosticata venerdì a una professoressa di 43 anni, in leggero miglioramento, che insegna nell'istituto Rosselli di Castelfranco. Per quanto il rischio sia minimo, in questo caso non si possono escludere focolai epidemici. Il tempo di incubazione della malattia è di 10 giorni. Bisognerà quindi attendere fino alla fine della settimana per escludere il rischio di epidemie. Fino a questo momento si è registrato solo un caso mortale, quello del 31enne Alessio Dal Col, di San Pietro di Feletto, sopraffatto da una infezione di meningococco. Gli altri casi, tutti sotto controllo, sono stati quelli di una donna di 74 anni, residente a Montebelluna; un 47enne di Breda di Piave; un 64enne affetto da meningite giunto al Ca' Foncello e la 43enne di Castelfranco Veneto.
M.F.
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