Sospetto tetano: grave una bimba non vaccinata

Lunedì 9 Ottobre 2017
Sospetto tetano: grave una bimba non vaccinata
IL DRAMMA
TORINO Sospetto caso di tetano all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Ieri una bambina di sette anni, colpita da spasmi e convulsioni, è stata ricoverata in Rianimazione. La prognosi è riservata: la bimba è stata sedata per evitare spasmi e complicanze. I sintomi per i sanitari sono compatibili con una infezione da tetano, ma la conferma arriverà soltanto nei prossimi giorni con l'esito degli esami. La bambina è stata sottoposta alla profilassi contro il tetano, per cui non è risultata vaccinata.
Un campione di sangue è stato invitato all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie infettive, e i risultati sono attesi nei prossimi giorni. Il vaccino contro il tetano rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori per la frequenza scolastica dal decreto Lorenzin.
«L'antitetanica è obbligatoria dal 1963 e ha l'obbligatorietà più vecchia d'Italia - sottolinea Vittorio De Micheli, epidemiologo della Regione Piemonte -. Il tetano non è contagioso, ma è ineliminabile: l'unica cosa che si può fare è proteggersi da questa malattia particolarmente grave. Chi decide di non vaccinare il proprio figlio, lo espone a un rischio molto serio. Anche i genitori più diffidenti accettano l'antitetanica».
I NON VACCINATI
Sono circa 5mila, secondo dati dell'Istituto superiore di sanità, i bambini in Italia che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come tetano, poliomelite e difterite, e circa 10mila non ricevono la profilassi all'età giusta contro morbillo e rosolia. Una situazione che gli esperti definiscono grave, tanto che a lanciare l'allarme è stato di recente anche il Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis, mettendo in guardia circa il rischio del ritorno, a causa delle basse coperture vaccinali, di malattie quasi del tutto debellate in Europa. Per quanto riguarda il tetano in Italia si registrano ancora ogni anno tra i 50 e i 60 casi di decessi. I bambini rappresentano i casi più rari, perchè in gran parte vaccinati, ma le morti riguardano donne anziane e uomini che non hanno fatto il militare e dunque una popolazione cui non sono stati somministrati i vaccini in giovinezza.
L'ESPERTO
L'antitetanica, ricorda infatti il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, «viene somministrata nel primo anno di vita del bambino e prevede dei richiami negli anni. Ora - sottolinea - è stata anche inclusa tra le dieci vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione a scuola». Vaccinare i bambini, avverte l'esperto, «è fondamentale: il batterio del tetano, infatti, si trova nell'ambiente e nel terreno».

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