VENEZIA - Peggiora il quadro della diffusione dell'influenza stagionale in Veneto dove ad essere colpiti fino ad oggi sono stati 40mila individui, 11.841 dei quali solo nell'ultima settimana monitorata dalla direzione regionale Prevenzione (12-18 dicembre). Il dato più preoccupante è l'incidenza percentuale sulla popolazione, così si è toccato il 23,4 casi ogni 10mila abitanti che equivale a un rapporto circa doppio rispetto alla rilevazione della settimana precedente. Il rapporto, presentato dall'assessore alla Sanità, Luca Coletto, indica comunque che il Vento rimane al di sotto della media nazionale, 42,5 casi/10mila abitanti.
La buona notizia è che al momento non si sono ancora verificati decessi, invece sono stati registrati i primi due casi gravi (complicazioni polmonari) in soggetti anziani con patologie pregresse. «Secondo gli esperti - ha dichiarato l'assessore Coletto - quest'anno siamo di fronte a una tempistica di diffusione piuttosto anticipata rispetto al solito, il che fa prevedere che il picco potrebbe essere raggiunto già attorno alla metà di gennaio. La rete di assistenza sanitaria veneta, sia territoriale che ospedaliera è comunque pronta ad affrontare ogni tipo di evenienza, anche momenti, già visti in passato, nei quali l'affluenza ai Pronto Soccorso è intensa e i casi gravi numerosi».
Secondo il rapporto epidemiologico la classe di età più colpita è quella dei bambini da zero a cinque anni, con un'incidenza di 39,3 casi ogni diecimila abitanti. In forte crescita la fascia d'età 25-44 anni, passata in una settimana da un'incidenza di 13,7 casi ogni diecimila abitanti a quasi 39.
La buona notizia è che al momento non si sono ancora verificati decessi, invece sono stati registrati i primi due casi gravi (complicazioni polmonari) in soggetti anziani con patologie pregresse. «Secondo gli esperti - ha dichiarato l'assessore Coletto - quest'anno siamo di fronte a una tempistica di diffusione piuttosto anticipata rispetto al solito, il che fa prevedere che il picco potrebbe essere raggiunto già attorno alla metà di gennaio. La rete di assistenza sanitaria veneta, sia territoriale che ospedaliera è comunque pronta ad affrontare ogni tipo di evenienza, anche momenti, già visti in passato, nei quali l'affluenza ai Pronto Soccorso è intensa e i casi gravi numerosi».
Secondo il rapporto epidemiologico la classe di età più colpita è quella dei bambini da zero a cinque anni, con un'incidenza di 39,3 casi ogni diecimila abitanti. In forte crescita la fascia d'età 25-44 anni, passata in una settimana da un'incidenza di 13,7 casi ogni diecimila abitanti a quasi 39.
