«Obbligo giustificato sicurezza non garantita»

Mercoledì 14 Giugno 2017
VENEZIA - La denuncia che le coperture vaccinali in Veneto non sono sufficienti arriva direttamente dal presidente dell'Istituto superiore della sanità: «Gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute, compresi quelli del Veneto, giustificano l'adozione dell'obbligatorietà dei vaccini» sostiene Walter Ricciardi, in un editoriale sulla newsletter dell'Iss pubblicato ieri, lo stesso giorno in cui il governatore Zaia ha annunciato di impugnare il decreto. «I dati di copertura vaccinale del 2016, appena pubblicati dal Ministero della Salute, mettono in evidenza che poca strada è stata fatta per risalire la china delle coperture vaccinali in Italia - scrive Ricciardi - Ed è proprio l'analisi approfondita di questi dati a dimostrare la necessità delle misure urgenti espresse dal recente decreto. Un'esigenza che riguarda anche regioni virtuose come il Veneto dove nel 2007 è stato sospeso l'obbligo vaccinale costruendo un sistema di monitoraggio sulle vaccinazioni e promuovendo un'adesione consapevole all'offerta vaccinale. Questo sistema, però, non è riuscito a impedire un livello insoddisfacente di copertura». Per morbillo, parotite e rosolia il Veneto è due punti sopra la media nazionale, precisa Ricciardi, ma comunque sotto il livello di sicurezza del 95%.
Commenta Alessandra Moretti, consigliera regionale Pd: «Con la decisione di impugnare la legge sui vaccini Zaia getta la maschera e si mette ufficialmente dalla parte dei No Vax. Invece di difendere e tutelare la stragrande maggioranza di genitori coscienziosi e responsabili che vaccinano i loro figli, seppur in misura non sufficiente a garantire la sicurezza sanitaria in Veneto, il governatore prende le parti di una minoranza rumorosa e facinorosa che con le proprie credenze scientificamente infondate mette in pericolo la salute di un'intera comunità». Anche Daniela Sbrollini, deputata Pd, sostiene che «in Veneto le percentuali di copertura vaccinale sono nettamente al di sotto del livello di sicurezza, e la cosiddetta immunità di gregge non è garantita». Per Sbrollini, la copertura vaccinale dei principali vaccini «è crollata dal 97% (2007) fino al di sotto della soglia del 90% (2016) in alcune Ulss; la situazione appare drammatica».
Ieri intanto il ministero della Salute ha annunciato che da oggi sarà attivo il numero di pubblica utilità (1500) al quale risponderanno medici ed esperti del dicastero e dell'Istituto Superiore di Sanità per fornire ai cittadini informazioni e risposte in merito alle novità introdotte dal recente decreto-legge in materia di vaccini.
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