«Non lo farò subito ma certo accadrà»

Mercoledì 24 Maggio 2017
«Non lo farò subito ma certo accadrà»
La testata mensile Vanity fair dice di sé di pubblicare «tutto sulle celebrity». Ed è proprio su quelle pagine che la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha deciso di raccontare ciò che non compare nelle note ufficiali della Regione o nelle dichiarazioni che fino a qualche giorno fa ha rilasciato da vice segretaria nazionale del Pd: la sua vita privata, la separazione subita dopo neppure cinque anni di matrimonio e una ventina di vita assieme e ora il suo nuovo amore. Quello per il quale potrebbe lasciare la politica. «Ma non adesso», avverte, anche se il suo impegno «sicuramente ha una data di scadenza».
Rispondendo alla giornalista Sara Faillaci, che ricorda le lacrime sgorgate quel giorno di dicembre dell'anno scorso in Consiglio regionale quando disse che «a questo incarico ho sacrificato le cose cui tenevo di più», cioè il matrimonio con Riccardo Chiappa si erano sposati nel municipio di Udine il 22 dicembre del 2012 -, Serracchiani oggi contrappone «una storia nuova che mi prende molto, come non avrei mai pensato, e che mi rende felice».
L'ufficialità, of course, non c'è, ma moltissimi indizi conducono a sostenere che l'artefice di tale felicità si trovi a Trieste, lavori all'Università quale docente di Diritto processuale penale e sia presidente della Società velica di Barcola e Grignano, organizzatrice della storica regata Barcolana. E risponde a nome e cognome di Mitja Gialuz. Serracchiani del suo lui non svela molto, ma dice che è un po' più giovane e su questo punto ci siamo, lui 41 anni e lei 46 e «appassionato di politica, non impegnato direttamente».
E poi c'è il viso leggermente abbronzato, di quel colore delicato che non fa pensare al sole da spiaggia ma ai raggi che si riflettono sul mare solcato da una barca a vela.
«Sto affrontando un'esperienza di coppia nuova e alla mia età lo si fa con una consapevolezza e intensità che sicuramente a vent'anni non avevo». La presidente conferma che guidare la Regione «è stata l'esperienza più ricca ma anche impegnativa e totalizzante che io abbia mai avuto» e «certo il fatto che io ci fossi poco non ha aiutato», dice riferendosi al matrimonio.
La decisione del marito di chiudere, la racconta così: «In questi anni siamo cresciuti, maturati ma anche allontanati e di certo il fatto che io ci fossi poco non ha aiutato. Un giorno, dopo 24 anni insieme, mi ha comunicato che se ne andava, che non mi amava più e che si era innamorato di un'altra». Un fatto che l'ha «sconvolta», anche perché «non avevo avuto da lui alcun segnale di crisi, o forse ero io troppo assorbita per accorgermene».
Pubblico e privato si intrecciano nelle parole della presidente, che considera «sicuramente» il mondo della politica sia più duro con le donne. «Non siamo preparati culturalmente ad avere la parità; sarebbe bello che un giorno si scegliesse una donna solo per i meriti e non anche perché donna», dice. Non elude le domande sulla maternità: «Un figlio è un pensiero che sta sullo sfondo di una vita già molto piena» e rivela ultimo, ma non da ultimo, che «per la prima volta arrivo a dire che la politica non è tutta la mia vita».
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